Una giornata in quel di Bologna che promette pioggia ma che, al contrario regala in questo inizio di settembre una temperatura perfetta per stare in campo.
La location, Cadriano, è gentilmente offerta dall'Università di Bologna e la macchina sotto la lente d'ingrandimento è il Massey Ferguson 8740 S nella nuovissima versione con motore emissionato Stage V.
 
MF8740 S StageV
 
L'occasione della prova in campo concessa a Macgest in anteprima da Massey Ferguson è ghiotta per mettere il potente 8740 S nelle mani di Federico Pistore, titolare dell'omonima azienda che svolge attività agricola (pomodoro da industria, pisello fresco, cereali, uva da vino e bietole da seme) e di contoterzismo a Filo di Argenta in provincia di Ferrara. Federico nella sua scuderia ha già un MF 8690, un MF 7624 e un MF 7618.
 

Legame a doppio filo tra affidabilità e assistenza

"Ho acquistato il Massey Ferguson 8690 nel 2009 per far fronte ad alcune lavorazioni che richiedono almeno 320 cavalli di potenza" spiega Federico tanto soddisfatto dell'acquisto da aggiungere al parco macchine altri due MF nel 2012. "L'8690, molto simile all'8740 S che ho provato oggi, è un trattore valido e fino ad ora si è comportato bene; abbiamo avuto solo alcune problematiche, mai danni importanti, che rientrano nella normalità e che ci hanno procurato fermi macchina al massimo di due giorni anche grazie all'ottima assistenza del concessionario Reni".
 
Federico Pistore e la sua esperienza con Massey Ferguson
(Fonte video: ©Macgest)

 
Un punto, l'assistenza che Pistore trova fondamentale. "Oggi non sono le componenti meccaniche a rompersi ma più spesso si tratta di una centralina che, se non è riparata tempestivamente, ferma il trattore e non lo muovi neanche dal campo". Per questo, chiarisce, "avere tecnici in grado di individuare immediatamente il problema per poterlo risolvere è fondamentale". 
 

Sua maestà Stage V

Forte della sua soddisfacente esperienza con il brand di casa Agco, Federico suggerisce "qualche contatto in più con l’agricoltore per capirne i bisogni".
Cosa che la casa costruttrice ha fatto nella riprogettazione dell'8740 S presentato in Italia durante l'Experience Tour partito ad aprile 2019.

Il motore - come nel predecessore - è AGCO Power, Common Rail elettronico, 8.4000 di cilindrata e una potenza di 400 cavalli cui se aggiungono 5 grazie all'EPM - Electronic power managenet.
Ciò che cambia è il passaggio all'ultimo livello di emissionamento Stage V ottenuto con un sistema che prevede l'SCR, il filtro DOC e, novità, un sistema Soft Catalyst SC che in pratica è un filtro della fuliggine con rigenerazione passiva.
Il tutto, e anche qui MF si è molto impegnata, è collocato esternamente - scelta fatta da diverse case costruttrici -, ma è concentrato nella parte bassa della marmitta così da avere un tubo di scarico molto sottile, nascosto dal piantone della cabina e per nulla ingombrante in termini di visibilità.

Alloggiamento dello Stage V

Inalterata l'idraulica Load Sensing a centro chiuso da 205 litri al minuto a 200 bar, in grado di alimentare fino a 6 distributori posteriori elettroidraulici con controllo finger trimp gestiti da leve o dal joystick Multipad e fino a 4 connessioni idruliche anteriori controllate da 2 distributori elettroidraulici sempre sotto il controllo ergonomico della mano destra dell’operatore in cabina. Disponibile la mandata continua Power Beyond direttamente dalla pompa dove l’attrezzo, attraverso il sistema Load Sensing richiama olio in funzione del bisogno, per massimizzare la produttività e ridurre le perdite di potenza.


La semplicità che abbatte lo stress

"Quando ho acquistato il mio 8690 il joystick multifunzione non esisteva" spiega Pistore che ha apprezzato la possibilità di "gestire completamente la macchina con pochi bottoni".

Offerta di serie, la leva Power Control (esclusiva MF e caratteristica dei trattori serie S) dedicata all'inversore e all'aumento o decremento della velocità di avanzamento, insieme al bracciolo con leva Multipad (di serie sull'allestimento Exclusive), consentono di gestire trasmissione, idraulica, il sollevatore e tutte le caratteristiche di funzionamento della macchina in campo e su strada oltre a quelle dell'attrezzo utilizzato in fase di lavoro. 

MF8740S Comandi in cabina
 

La trasmissione continua Dyna VT, si caratterizza per due modalità di funzionamento (da non confondere con le gamme) lepre per la movimentazione su strada da da 0 a 50 Km/h e tartaruga per l'attività in campo da 0 a 30 Km/h, che essendo legate al rendimento dell'idrostatica, assicurano maggiori rendimenti rispondendo meglio alle coppie e ai carichi di motore e trasmissione.
 

MF8740S in campo a Bologna
 

Le lavorazioni sono per Federico "ciò su cui Massey Ferguson si esprime al massimo. Per l'8690 - che in quanto a capacità di traino è una macchina molto efficace, affidabile, molto buona - mi riferisco ad operazioni di aratura, erpicatura a basse profondità e livellazione laser del terreno".
Per gli MF 7624 e 7618 - quest'ultimo descritto da Federico come "la macchina più azzeccata nel mondo Ferguson", in quanto "eccezionale e con un rapporto peso potenza impagabile" scelto in azienda "per la velocità negli spostamenti, la maneggevolezza e il tiro che consente l'uso di attrezzi grandi nonostante il ridotto peso della macchina" -  Pistore riferisce esperienze positive in lavorazioni con erpice rotante a dischi e livellazione non a laser.

 
MF 8740S durante la lavorazione

"Se dovessi comprare un altro MF - racconta - brand che abbiamo scelto per l'affidabilità e il servizio di assistenza nel post vendita, sicuramente rinnoverei l’8000 dedicato a operazioni gravose come arature a 30-40 centimetri con attrezzi da 4-5 vomeri e quindi, molto sfruttato a livello motoristico".

Chiudendo il discorso trasmissione, due plus della Dyna VT sono il DTM o Drive tractor management che ottimizza i consumi mantenendo costante la velocità di lavoro e il sistema supervisore della Pto. Gestito dal monitor Datatronic 5 - introdotto con il passaggio allo Stage V anche sulla gamma MF 7700 S -, il supervisore è utile in lavorazioni ad esempio con erpice rotante perchè agisce sulla velocità di avanzamento dando priorità al mantenimento costante dei giri impostati della Pto. 
 

Cabina e sospensioni, ora ci siamo!

Se sul sollevatore non c'è nulla da eccepire, del resto Massey ha fatto scuola in questo campo, la cabina secondo Pistore era migliorabile ed in effetti è stata migliorata.
"Comoda la nuova cabina soprattutto per gli ammortizzatori su 4 punti. Prima non era eccezionale ma ora va molto meglio. Il sollevatore - aggiunge - è nel complesso efficace". 
 
MF8740S sollevatore anteriore
 
Sollevatore anteriore e posteriore rimangono invariati rispetto all'8690 di Federico, 5 mila chili per il primo di serie sulla versione Exclusive e,  per il secondo, 12 mila chili con due cilindri di sollevamento, stabilizzatori, doppi attacchi rapidi di serie e comando elettronico ELC per alti standard di controllo dello sforzo.

È di nuova concezione invece la cabina a 4 montanti ora portata ad un volume di quasi 4 metri cubi, con ampia visibilità, grande ergonomia e un sistema di sospensione caratterizzato da 4 sistemi meccanici e ammortizzatori elettroidraulici gestiti da elettrovalvole che assicurano l’effetto ammortizzante regolabile dalla cabina in tre livelli: soft, rigido e automatico.  
 
Cabina MF 8740S

Aumenta il comfort l'assale anteriore Quadlink con sospensione evoluta in cui la coesistenza di più accumulatori con pressione di precarica differente, garantisce ottimo comportamento sia ad avantreno scarico che carico (con o senza zavorre).
 

La tecnologia che semplifica la vita

Infine, "la guida parallela al giorno d’oggi è imprescindibile - suggerisce Federico - ma va usata con criterio". E anche in questo caso Massey Ferguson non si tira indietro.

Targata Fuse Tecnology e made in Beauvais, l'architettura tecnologica dell'MF 8740 S dispone di tutto il pacchetto Isobus di comunicazione trattore attrezzo, trasferimento dati, sensori all’idroguida intelligente elettronica, sistemi di cablaggio e guida satellitare con diversi sistemi di correzione del segnale che vanno dal più semplice e libero Egnos con una precisione da 25 a 30 centimetri fino all’RTK che arriva a 2 centimetri di precisione. 

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