I viticoltori che optano per l'inerbimento del vigneto, devono occuparsi delle viti senza dimenticare di gestire con attenzione il terreno inerbito. Conclusa la semina dei miscugli erbacei, è consigliabile far passare del tempo prima di ripercorrere lo spazio interfilare con le macchine agricole, poiché il passaggio di mezzi meccanici potrebbe dare origine a fenomeni di calpestamento e quindi compromettere l'insediamento del cotico erboso.

Per ottenere buoni risultati, servono diversi sfalci - che hanno effetti fertilizzante e pacciamante - da fare sempre nel momento più opportuno. Effettuare il taglio quando l'erba è matura, genera humus che favorisce l'assorbimento di elementi nutritivi da parte del suolo. Al contrario, lo sfalcio precoce fa sì che l'erba poco matura vada incontro ad una rapida mineralizzazione senza rilasciare nutrienti nel terreno colonizzato dalle radici delle piante.

È preferibile eseguire il primo taglio dopo la fioritura con barre falcianti, evitare sfalci troppo ravvicinati e mantenere sempre gli organi di taglio ad almeno 5 centimetri di altezza da terra. Sul mercato sono disponibili vari tipi di falcia-andanatrici, trinciatrici, tagliaerba e falciatrici per la gestione del prato.

In azione ad Enovitis in campo 2019 e in gara per Vota in Vigneto, SPK 175 di Bargam, Zeta di Berti, BVR 1600 NMI 4.0 di Nobili, Alpha di Braun, Flaily di Hermes ed Energy Dual P di Orizzonti.
 

Mille e una operazioni con SPK 175 

Robusta e polivalente, la trinciatrice SPK 175 è in grado di lavorare su erba e sarmenti (con diametro di 4-5 centimetri), in vigneto e in frutteto. Dotata di cofano posteriore apribile con cerniere per la manutenzione e di protezioni antinfortunistiche, SPK 175 garantisce elevate prestazioni grazie al rullo regolabile con diametro di 170 millimetri, alle bandelle parasassi e al controcoltello dentato.
 
Trincia Bargam SPK 175
Trincia Bargam SPK 175

La trinciatrice con spostamento laterale a vite di Bargam, brand di BGroup, è provvista anche di un moltiplicatore con ruota libera interna, di una scocca con doppia struttura interna e di un giunto cardanico.
 

Berti, costruttore di trinciatrici dalla A alla Zeta

Le attrezzature per la trinciatura sono i cavalli di battaglia dell'impresa di Caldiero (Vr), che presenta alla prossima Enovitis la nuova trinciatrice reversibile Zeta. L'ultima nata in casa Berti può triturare erba e residui legnosi caratterizzati da un diametro di 4-5 centimetri grazie a due rotori alimentati da una trasmissione centrale ed equipaggiati con mazze o coltelli. 

La peculiarità di Zeta è la totale assenza del carter cinghie laterale, che permette ad ogni operatore di lavorare al centro dell'area interfilare e mantenersi equidistante dai filari. Particolarmente indicata per le aziende vitivinicole in regime di coltivazione biologico, la macchina sarà disponibile in versione posteriore e frontale nelle larghezze di lavoro da 150 a 250 centimetri.
 
Trincia Berti Zeta
Trincia Berti Zeta
 

BVR 1600 NMI 4.0: trinciatrice all'insegna della tecnologia

Per ottimizzare ulteriormente le operazioni nell'interfila, Nobili ha sviluppato la nuova serie di trinciatrici reversibili BVR 1000, progettata per trattare grandi volumi di potatura e residui di notevole diametro in vigneto e frutteto. Tutti i modelli della linea dispongono del sistema elettronico NMI, che consente al viticoltore di effettuare il controllo dei macchinari interfacciandosi tramite smartphone.

In esposizione, BVR 1600 NMI 4.0 realizzata - come le altre trinciatrici della serie - in acciaio ad alta resistenza e contraddistinta da un'ampia apertura frontale, un rotore con supporti dentati, mazze pesanti standard e più controcoltelli. Ideale per la triturazione di sarmenti a velocità operative sostenute, BVR 1600 presenta una larghezza di lavoro di 1.600 millimetri.
 
Trincia Nobili BVR 1600 NMI 4.0
Trincia Nobili BVR 1600 NMI 4.0
 

Sensoristica sorprendente sul tagliaerba Braun

L'inerbimento nell'interfila può essere gestito in modo ottimale anche con il tagliaerba ad allargamento bilaterale automatico Alpha, capace di auto adattarsi alla larghezza dello spazio interfilare grazie ad un sistema a sensori. I tastatori elettroidraulici - su cui sono montati i sensori - e la centralina elettronica permettono l'impiego dell'attrezzatura Braun con un solo distributore idraulico della trattrice.

Altamente tecnologica e indicata per chi desidera eseguire il diserbo biologico, Alpha utilizza quattro robusti coltelli per lo sfalcio dell'erba e la trinciatura dei residui di potatura. È disponibile in diverse larghezze e in abbinamento a spollonatrici posteriori.
 
Tagliaerba Braun Alpha
Tagliaerba Braun Alpha
 

Flaily, ideale per la gestione dell'erba ad alte velocità

Presente a Montepulciano anche la falciatrice da vigneto Flaily, che falcia l'erba e trincia i sarmenti di potatura (con diametro massimo di 2 centimetri) anche in presenza di sassi, legna o terreno accidentato, poiché piega le lame senza danneggiarsi e senza causare danni.

Robusta, maneggevole e adattabile alle diverse esigenze, l'attrezzatura semi-trainata di Hermes può infatti contare su un rotore equilibrato elettronicamente e dotato di doppie lame snodate libere. Flaily è pensata per montare accessori per la pulizia del sottofila (spollonatori, utensili da diserbo o ruote interfilari) e per garantire alte velocità, qualità di taglio con bassi assorbimenti di potenza.
 
Falciatrice da vigneto Hermes Flaily
Falciatrice da vigneto Hermes Flaily
 

Energy Dual P: serve energia per lo sfalcio

In alternativa alle trinciatrici, ai tagliaerba e alle falciatrici, è possibile eseguire lo sfalcio anche con l'attrezzatura interceppo posteriore doppia Energy Dual P, che monta testate tagliaerba a filo Speed Green da 80 centimetri per il taglio dell'erba e l'eliminazione delle infestanti sulla fila.
 
Orizzonti Energy Dual P con testate tagliaerba Speed Green
Orizzonti Energy Dual P con testate tagliaerba Speed Green

Il sistema di auto centraggio automatico Drive permette alla soluzione di Orizzonti di restare sempre posizionata al centro del filare in modo tale da aumentare il rendimento di lavoro e ridurre i tempi di intervento necessari per il controllo del funzionamento da parte dell'operatore. Destinata a sesti d'impianto con larghezza minima di 180 centimetri, Energy Dual P è fissata alla trattrice sul sollevatore posteriore e dotata di un distributore elettroidraulico a sei funzioni per la gestione delle movimentazioni.

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