Sono ormai oltre trent'anni che l'agricoltura si giova dei servizi resi possibili dai satelliti. Risalgono agli anni '90 infatti i primi trattori a guida assistita realizzati negli Stati Uniti da John Deere che permettevano all'operatore di mantenere la direzione di marcia evitando in questo modo sovrapposizioni e aree di campo non lavorate.

Dagli anni '90 ad oggi le cose sono molto cambiate e la guida parallela prima e la guida automatica poi hanno facilitato di molto il lavoro di agricoltori e contoterzisti. Il tutto è stato reso possibile dai sistemi di geo-posizionamento abilitati dai dati provenienti dalle costellazioni di satelliti che orbitano intorno alla terra.

Ma l'innovazione si è spinta oltre. Oggi numerose piattaforme di precision farming utilizzano i dati provenienti da sensori, ad esempio multispettrali, montati sui satelliti per fornire servizi di monitoraggio dei campi, predizione produttiva, bilanci idrici e realizzazione di mappe per la gestione a rateo variabile dei campi.
 

I big dell'aerospazio scendono in campo

Sul mercato ci sono numerose startup che offrono i loro servizi e anche le società dell'agrochimica e dell'agromeccanica hanno sviluppato piattaforme proprietarie. Ma a fornire a tutte queste realtà i dati grezzi sono le società che si occupano di costruire, lanciare e gestire i satelliti in orbita. Società che sempre più spesso hanno sviluppato in prima persona servizi per l'agricoltura di precisione.

La multinazionale europea Airbus ad esempio ha lanciato due piattaforme, AgNeo e Verde, che permettono di monitorare e gestire in un'ottica di precisione i campi. Airbus fornisce a diversi operatori non solo i dati grezzi, ma anche un servizio di analisi attraverso Api: si va dal calcolo della biomassa, al bilancio azotato passando per il monitoraggio dei campi e la conta degli alberi in un impianto arboreo.

Anche Telespazio, società di Leonardo (ex Finmeccanica), si è lanciata in questo business. Lo scorso anno è entrata attraverso E-Geos, società di Telespazio e dell’Agenzia spaziale italiana, in IBF Servizi. Quest'ultima si prefigge l'obiettivo di sviluppare e vendere servizi per l'agricoltura 4.0 grazie alle competenze messe in campo dai soci (Bonifiche Ferraresi, Ismea e A2A Smart City).


E anche le agenzie pubbliche

Se Boeing, per ora, non è entrata in questo settore lo ha fatto la Nasa che fornisce dati ed elaborazioni degli stessi a livello governativo e di ricerca. Lo stesso fa l'Agenzia spaziale europea che rende accessibili gratuitamente i dati delle sue costellazioni, come Sentinel. Da questo punto di vista l'Ue è molto attiva nel promuovere lo sviluppo di un'agricoltura moderna basata sull'utilizzo dei dati satellitari.

Diverse startup, aziende e consorzi hanno ricevuto fondi per sviluppare servizi in questo senso. Per citare un caso recente SatAgro è un'azienda con sede in Polonia che grazie a fondi Ue sfrutta i dati messi a disposizione da Nasa, Esa e da operatori privati per fornire servizi di agricoltura di precisione.

E per i più giovani (under 32) fino al 30 giugno prossimo c'è la possibilità di partecipare al concorso Farming by Satellite, che ha come obiettivo quello di raccogliere idee su come i dati satellitari possono essere impiegati in agricoltura.

Anche le economie emergenti operano in questo settore. Guardando ad Oriente anche l'Agenzia spaziale cinese ha lanciato la sua costellazione di satelliti, composta per ora da quindici elementi, denominata Jilin-1, che ha come obiettivo proprio quello di fornire informazioni per traghettare l'agricoltura del paese, arretrata e improduttiva, verso una nuova era.

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