Una delle numerose conseguenze negative dell'emergenza coronavirus è la mancanza di forniture che ha comportato la chiusura di importanti stabilimenti in vari paesi Ue. Tra questi, anche quelli di Marktoberdorf e Asbach-Bäumenheim (Germania), dove Fendt è riuscita ad andare avanti fino allo scorso 24 marzo per poi dover fermare temporaneamente - nonostante il buon numero di ordini - la produzione di trattori a partire dal 25 marzo.

L'azienda parte di AGCO fa comunque sapere che il personale addetto alle linee produttive lavora ad orario ridotto e che, durante il periodo di interruzione della produzione, il servizio assistenza per clienti e concessionari resta attivo. Inoltre, nei siti produttivi di Feucht, Waldstetten, Hohenmölsen e Wolfenbüttel le attività proseguono, poiché la disponibilità di componenti per la realizzazione delle macchine è ora assicurata.

"In AGCO la sicurezza di dipendenti, concessionari e agricoltori rappresenta la priorità assoluta per noi. Allo stesso tempo, vogliamo assicurarci che i clienti possano continuare a svolgere il loro lavoro, fornendo cibo alla popolazione" afferma Christoph Gröblinghoff, presidente del comitato direttivo AGCO/Fendt. "Come azienda socialmente responsabile, stiamo applicando ferree regole igieniche e offrendo soluzioni di smart working dove possibile, senza smettere di essere una realtà produttiva e stabile all'interno del mercato".

"La stessa strategia vale per i partner di vendita che desiderano fornire il miglior servizio possibile agli agricoltori, specialmente durante gli ordini primaverili e la semina" prosegue Gröblinghoff. "Fendt potrà riavviare la produzione di trattori nel momento in cui le componenti saranno di nuovo disponibili presso i fornitori. Ripartiremo non appena possibile".