Tra le novità di Agritechnica (Hannover 10-16 novembre 2019), si potrà apprezzare la nuova trinciatrice Zeta di Berti, particolarmente rispondente alle esigenze delle aziende vitivinicole in regime di coltivazione biologica.

Vista in campo tra le vigne della tenuta Trerose (Montepulciano) alla scorsa Enovitis in campo, la trincia reversibile Zeta vanta una larghezza di lavoro compresa tra 1,5 e 2 metri.
Larghezza che, grazie alla doppia trasmissione centrale a cinghie, coincide con la larghezza della macchina dal momento che l'ingombro del carter sparisce.

La nuova trasmissione, oltre ad eliminare componenti ingombranti, consente di operare al centro dell'area interfilare agevolando la gestione del sottofila.
In grado di triturare erba e residui legnosi dal diametro fino a 5 centimetri, Zeta è disponibile in versione posteriore e frontale.
 

Dotazioni d'eccellenza anche di serie

Caratterizzata da una richiesta di potenza tra 60 e 100 cavalli, Zeta è offerta di serie con attacco a tre punti spostabile su tubi cromati, spostamento meccanico, doppia trasmissione centrale a cinghie, doppia cassa, tirante terzo punto, fiancate laterali prive di sporgenze, scatola ingranaggi senza ruota libera, rullo livellatore posteriore regolabile in altezza (diametro 159) con pulirullo, mazze forgiate e bonificate Berti o kit coltelli, tenditori automatici delle cinghie, controcoltelli, ruote anteriori di appoggio regolabili in altezza, Pto da 540 giri al minuto e albero cardanico con ruota libera.

Sono optional lo spostamento idraulico con tubi ed innesti rapidi, le ruote anteriori pivottanti (consigliato per uso frontale), le ruote anteriori fisse in gomma, i rastrelli raccoglitori e la versione frontale con Pto da 540 o 1000 giri al minuto.