Da domani 12 marzo a giovedì 14 marzo 2019 all'hotel Vecchio Mulino di Monopoli (Ba) si parlerà di irrigazione e fertirrigazione, ma soprattutto di microirrigazione al corso organizzato da Silvio Fritegotto.

"Quanta acqua dare?". Questa è la domanda base a cui rispondere per progettare un impianto irriguo, come ha detto l'organizzatore Silvio Fritegotto ad AgroNotizie nella presentazione del corso. Eccone un estratto.

Il dimensionamento di un impianto di irrigazione deve partire dalla conoscenza del fabbisogno irriguo delle piante. Dal quale valore, moltiplicato per la superficie totale e/o per i differenti settori irrigui determina il valore della portata. A questo punto si dimensiona la pompa, le condotte, la filtrazione, gli erogatori, i gocciolatori o i microirrigatori, eccetera.

Solo dopo si risponde ad una seconda domanda: "Quando irrigare?". Cioè si determinano i turni e le frequenze irrigue; decisioni che dipendono dalle conoscenze del terreno e delle condizioni climatiche che sono alla base dei fattori che condizionano l'evapotraspirazione delle colture ed il loro consumo o utilizzo di acqua.

Con una corretta e precisa irrigazione sarà inoltre più preciso e più facile fornire i nutrienti che verranno disciolti nell'acqua in opportuni dosaggi e rapporti tra loro e, trasportati dall'acqua fino alle radici delle piante nelle opportune concentrazioni. Coloro che si occupano di irrigazione e di fertirrigazione sono soliti fare questi calcoli con estrema precisione, addirittura utilizzando le concentrazioni millimolari/litro per i macronutrienti e le concentrazioni micromolari/litro per i micronutrienti.

Una pratica irrigua improvvisata o poco precisa porta non solo ad uno spreco inutile di acqua irrigua, ma per anche ad uno scarso e poco efficiente utilizzo dei fertilizzanti idrosolubili. E' bene quindi evitare lr approssimazioni, come stabilire i turni e le frequenze semplicemente a tempo.

"Da un corretto abbinamento di micro-irrigazione e concimazione - ha sottolineato Fritegotto - spesso esce il profitto dell'imprenditore agricolo, grazie ad un risparmio di acqua e concime e da una maggiore produzione sia in quantità che qualità. Inoltre, si inquina meno e si rispetta l'ambiente e la risorsa idrica".

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