Forte del successo della Serie 8000, John Deere introduce quattro nuovi modelli di trince Serie 9000 con potenze da 625 a 970 cavalli.

Il design rivisto introduce elementi di assoluta novità tra cui i doppi scarichi.
Cuore dei tre modelli di punta - 9700, 9800 e 9900 - è il motore V12 Liebherr da 24,2 litri progettato per operare in modo efficiente a regimi di rotazione più bassi: al di sotto di 1.400 giri al minuto fornisce ancora una notevole capacità di coppia e sopporta agevolmente i picchi di carico.

Questa caratteristica, unita a molti altri sviluppi volti al miglioramento dell'efficienza come la velocità dei componenti ottimizzata a bassi regimi motore, costituisce la base del nuovo concetto HarvestMotion di John Deere, che aumenta in modo significativo il rendimento garantendo al contempo risparmi di carburante a livelli di riferimento per il settore.

Il canale di raccolta da 850 millimetri, la trasmissione rinforzata con telaio migliorato e il rotore DuraDrum, capace di gestire importanti flussi di prodotto, sono ulteriori caratteristiche di queste macchine.

L'introduzione del nuovo XStream, sviluppato in collaborazione con Scherer, amplia la gamma di rompigranella John Deere. Dotato di sistema integrato di monitoraggio costante della temperatura dei cuscinetti, il nuovo rompigranella - disponibile anche con il resistente rivestimento Dura Line - può essere anche equipaggiato con rulli XCut dotati di una particolare tornitura a spirale.

Le nuove trince della serie 9000 possono essere equipaggiate con tutti i sistemi per l'agricoltura di precisione AMS di John Deere, tra cui il nuovo sensore NIR HarvestLab 3000 che consente di visualizzare e documentare in tempo reale la resa delle colture, l'umidità e il contenuto di altri costituenti in valore totale o in mappe specifiche per ciascun campo.
HarvestLab 3000 permette, inoltre, la regolazione automatica della lunghezza di taglio AutoLOC e il dosaggio degli additivi in base al contenuto di sostanza secca. Questo stesso sistema può essere utilizzato in modalità stazionaria per analizzare l'insilato al fine di calibrare le razioni in modo più accurato e per analizzare i costituenti nei reflui - ad esempio N, NH4, P e K - quando si distribuiscono con il carro botte.