BKT ha recentemente siglato un accordo di ricerca con Kultevat, società con sede a Saint Louis, in Missouri, leader nel settore delle biotecnologie e specializzata nell'estrazione di gomma di elevata qualità da Taraxacum kok-saghyz (tarassaco russo o TKS) come alternativa rinnovabile e sostenibile alla gomma naturale.

Scopo della partnership è lo sviluppo di metodi di compounding che prevedono l'integrazione della gomma TKS come nuova materia prima nel processo produttivo di pneumatici Off-Highway: "la gomma di tarassaco russo sostituirà o ridurrà gradualmente l'utilizzo della gomma naturale" ha dichiarato BKT.

"Attualmente stiamo coltivando la pianta con lo scopo di trasformarla per la produzione di gomma e realizzare prototipi che saranno successivamente testati. Prevediamo di commercializzare il prodotto a partire da inizio 2019" ha annunciato Daniel R. Swiger, amministratore delegato di Kultevat.
 
La collaborazione - classificabile come "accordo di ricerca congiunta" ai sensi del Titolo 35 della raccolta delle leggi federali degli Stati Uniti in materia di brevetti - prevede in un primo momento svariate forniture di campioni nel 2018, mentre in un secondo tempo la fornitura di una tonnellata di gomma TKS stabilizzata a BKT entro ottobre 2019.

L'importanza di trovare valide alternative alla gomma naturale viene ulteriormente messa in rilievo dal fatto che nel 2017 la Commissione europea ha per la prima volta inserito la gomma naturale nell'elenco dei materiali critici per l'Ue, evidenziando l'importanza del progetto di ricerca sulla gomma TKS.
 

BKT in prima fila per la produzione sostenibile di pneumatici

Dopo l'acquisizione di informazioni generali sul comportamento chimico-fisico della nuova materia prima e lo sviluppo di primi metodi per la realizzazione di mescole, seguiranno una serie di studi e sperimentazioni al fine di acquisire nozioni su criteri di performance più specifici quali: il comportamento in caso di esposizione a sollecitazioni meccaniche, la resistenza al danneggiamento per fatica, durabilità, resilienza e resistenza a tagli, usura e calore.

Test eseguiti su diverse formulazioni saranno funzionali allo sviluppo di mescole semifinite con lo scopo di ottenere la migliore performance all'interno della vasta gamma di applicazioni nei settori agricoltura, movimento terra, nonché applicazioni portuali, minerarie e industriali.

In base alle conclusioni potrà essere necessario modificare i processi produttivi e le attrezzature esistenti. Seguirà un percorso di analisi, progettazione e sperimentazioni, prima di realizzare il primo prototipo di pneumatico in un'applicazione specifica.
 

Gomma naturale, un bene limitato

L'accordo tra Kultevat e BKT è quanto mai attuale visto il consumo previsto di gomma naturale - 17 milioni di tonnellate entro il 2025 - e la sua crescente domanda a livello mondiale. Entrambi fattori che ne causeranno presto la carenza.

Infatti attualmente l'Hevea brasiliensis - pianta originaria del Sud America e prodotta in Asia - rappresenta l'unica fonte commerciale di gomma naturale. Ma il lungo ciclo di raccolta (il primo raccolto si ottiene dopo i 6-8 anni) e la scarsa quantità di terreni utilizzabili nella zona equatoriale stanno spingendo gli utilizzatori di gomma naturale a cercare nuove soluzioni.

Come altri produttori, il brand sta lavorando su materie prime sostitutive come il guayule e il tarassaco, quest'ultimo ideale proprio perché le radici hanno un contenuto in lattice pari al 15%.

"La partnership con l'azienda americana rappresenta un grande passo avanti nelle nostre attività di ricerca e sviluppo in termini di sostenibilità e innovazione" ha affermato Dilip Vaidya, president and director of technology di BKT.
"Il progetto è in linea con gli obiettivi espressi nella nostra mission in ambito R&S: la ricerca e lo sviluppo di tecnologie dei materiali all'avanguardia per sostenere le future sfide aziendali di BKT in termini di tecnologie innovative del prodotto".