Domani, mercoledì 16 novembre, appuntamento all'Accademia dei Georgofili: alle 9.30 si terrà infatti il convegno nazionale su agricoltura e contoterzismo.

L'obiettivo dell'incontro è quello di approfondire il ruolo del contoterzismo a favore dell'agricoltura italiana quale parte integrante del sistema, anche in rapporto alla nuova programmazione dello sviluppo rurale (Psr 2014-2020). In particolare l’iniziativa, attraverso due specifiche sessioni di lavoro, intende approfondire gli aspetti innovativi connessi alle seguenti tematiche: agricoltura di precisione e agricoltura digitale; sicurezza degli operatori; efficienza economica; tutela ambientale; formazione; finanza e accesso al credito e ai benefici del Psr, evidenziando lo stato dell'arte, le esigenze e le criticità di questo specifico settore. Concluderà i lavori un intervento del ministro Maurizio Martina.
 
In occasione dell'evento sarà inoltre presentato il Libro Bianco per la competitività delle aree rurali che vede tra i principali argomenti la sostenibilità dell'attività agricola, l'applicazione sistematica di principi innovatori nella gestione agraria e il ruolo dell'agricoltura in outsourcing quale fonte di produzione fortemente orientata al mercato.

Si tratta di uno studio articolato, frutto di un lavoro collaborativo realizzato a cura del Coordinamento agromeccanici italiani, Cai – rende noto Silvano Ramadori, presidente di Unima - al fine di delineare un quadro di riferimento dei cambiamenti economici, sociali e tecnologici che stanno caratterizzando il mondo rurale e offrire così a imprese, professionisti e attori istituzionali del settore primario, strumenti interpretativi a sostegno delle rispettive strategie e linee d’azione”.

Il processo di definizione dei contenuti e delle proposte indicate nel Libro Bianco si è sviluppato in base ad un criterio di dibattito orizzontale, aperto ai contributi di imprenditori, tecnici ed esponenti del mondo accademico.
La genesi del documentoricorda Leonardo Bolis, presidente di Confai - è da ricercare nella preoccupazione che il Coordinamento agromeccanici italiani condivide con altre rappresentanze del mondo agricolo circa una situazione di crisi di settore che si protrae in maniera strisciante fin dal 2009, a sua volta accompagnata da politiche di sviluppo rurale che, nonostante alcuni pur apprezzabili sforzi, non sono riuscite a generare segnali percepibili di miglioramento nei conti delle aziende italiane che beneficiano delle provvidenze pubbliche”.

L'auspicio manifestato dal Cai è che il risultato di questa riflessione a tutto campo tra differenti categorie di addetti ai lavori del settore possa rappresentare un utile strumento di approfondimento al fine di catalizzare processi virtuosi di ripresa della competitività nelle aree rurali a beneficio dell’intera comunità.

Il numero uno di Uncai, Aproniano Tassinari, sottolinea che al convegno “la presenza, oltre al ministro Martina, delle tre associazioni nazionali di contoterzisti rappresenta una delle note più positive. Uncai, Unima e Confai portano avanti politiche diverse a livello sindacale e di riconoscimento della categoria. Per esempio, ci sono tre leggi di riconoscimento dell’attività agromeccanica depositate in Parlamento. Nel convegno si cercheranno tuttavia i punti di contatto, primo fra tutti il comune impegno per valorizzare e far riconoscere la ‘risorsa contoterzisti’ in agricoltura. Precision e decision farming e agricoltura digitale possono diventare un motore molto potente dello sviluppo per chi, come l’Italia, ha un immenso patrimonio rurale apprezzato in tutto il mondo e un'industria di meccanizzazione agricola prima per innovazione. Il patrimonio lo abbiamo, occorre decidere di farne il detonatore di un nuovo ciclo di sviluppo”. Da dove partire? Il convegno cercherà di dare una riposta proprio a questo interrogativo, stimolando una riflessione che coinvolga finalmente anche i contoterzisti.

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