Cresciuto di 0,6 punti percentuali sul 2011, il livello di Ebitda si assesta a 8,4 punti percentuali; l’Ebit passa dal 5,6 per cento al 6,1 per cento dei ricavi del 2012.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto consolidato pari a 50,1 milioni di euro e il fatturato relativo ai trattori è aumentato del 6 per cento raggiungendo i 907,7 milioni di euro. 
Il comparto full line ha registrato una crescita delle vendite del 29 per cento rispetto al 2011, raggiungendo i 42,4 milioni di euro. Il fatturato dei ricambi, infine, è stato pari a 204,9 milioni di euro, in aumento dell'8 per cento rispetto al 2011.

Same Deutz-Fahr, durante l’esercizio appena conclusosi, ha completato la strategia di internazionalizzazione definita negli anni scorsi, rafforzando la propria attività nei Paesi emergenti. Sono stati sottoscritti due nuovi accordi di joint venture, il primo in Turchia con il produttore locale Sahsuvaroglu, che già fabbricava trattori su licenza del gruppo e, il secondo, in Russia dove è stato siglato un accordo con la società Jsc Kirovsky Zavod.
In India, dove il gruppo è presente con uno stabilimento produttivo dal 1996, nel 2012 sono stati prodotti circa 15mila motori.
La produzione di trattori ha chiuso l’anno a quota 5731 unità, in lieve calo rispetto all’esercizio precedente.
Questi progetti, insieme all’operazione realizzata in Cina nel 2011, indirizzano Same Deutz-Fahr verso la nuova sfida del rafforzamento della presenza commerciale negli stessi territori.

"Complessivamente riteniamo che il lancio di nuovi modelli, il rafforzamento commerciale in atto e le operazioni finanziarie mirate, garantiscano al gruppo una solidità economica e patrimoniale che permetterà di supportare l’importante piano di investimenti in corso sui nuovi prodotti e sul processo di internazionalizzazione - commenta Lodovico Bussolati, amministratore delegato Same Deutz-Fahr. Inoltre, la strategia di differenziazione tra i marchi commerciali, sostenuta da attività di comunicazione e marketing mirate e specifiche per ogni brand, ha lo scopo di evitare sovrapposizioni commerciali tra i prodotti del gruppo e di rafforzare nel complesso la nostra competitività".