La "Cooperativa Agroenergetica Territoriale" (Cat) di San Biagio di Correggio (Reggio Emilia) ha inaugurato a giugno 2010 un impianto per la produzione di energia elettrica, calore e digestato da fonti rinnovabili, con una capacità di 1 MWh. I soci agricoltori hanno vincolato le produzioni di biomassa per la realizzazione del progetto biogas, dimostrando come l’agricoltura rappresenti una risorsa fondamentale per lo sviluppo di energie rinnovabili. Per operare in azienda la Cat ha selezionato il telescopico della Dieci AgriMax 70.10 per l’approvvigionamento e la movimentazione di materiale, come mais, sorgo e raspi di uva, impiegati per il funzionamento dei fermentatori che producono biogas. 

Angelo Morellini, Gestore dell’impianto di Cat si mostra soddisfatto della scelta compiuta: “E’ una macchina tosta, con un ottimo rapporto tra dimensioni e potenza. L’imponenza lavorativa di AgriMax infatti è compensata dalla compattezza, che ci permette di compiere numerosi lavori di movimentazione materiali con agilità, soprattutto su terreno asfaltato”.
AgriMax 70.10 è in grado di sollevare fino a 7.000 kg e avere uno sbraccio massimo di 9,5 metri ed è dotato di accessori speciali. In particolare la benna mordente viene usata per tagliare il prodotto senza alterare il fronte d’insilamento, evitando così rilevanti perdite energetiche. La macchina è inoltre ottima per i lavori che richiedono sollevamenti e riposizionamenti di materiali, di peso e ingombro rilevanti.
AgriMax 70.10 appare quindi ideale per le aziende agricole che hanno la necessità di movimentare volumi importanti, riducendo i cicli di lavoro. Per questo, i suoi principali settori d’impiego sono i vivai, i frantoi, i consorzi di produzione granaglie o mangimi, il recycling.

 

La carta di identità

Le macchine AgriMax sono dotate di motore Iveco da 101 hp o 127 hp turbo compresso aftercooler e di un sistema frenante idraulico a dischi in bagno d’olio, che agisce su tutte e quattro le ruote contemporaneamente. La sicurezza è in primo piano: la macchina conta su cabine omologate ROPS – FOPS, su dispositivi antiribaltamento e su limitatori di carico, come pure su una strumentazione all’avanguardia per il totale controllo della macchina in ogni situazione di sforzo, carico, terreno e velocità. Inoltre il particolare design della cabina assicura un'ottima visibilità a 360°.

Anche il comfort è strettamente legato alla sicurezza: operare per ore in ambienti rumorosi, difficili e rischiosi, spesso in condizioni climatiche avverse, implica necessariamente che la cabina garantisca un “ambiente di lavoro” sicuro, confortevole ed ergonomico. A tale scopo contribuiscono i joystick integrati nel bracciolo, l'insonorizzazione acustica, il volante regolabile in altezza e inclinazione, gli alzacristalli elettrici, ma anche funzionali vani portaoggetti, climatizzazione, impianto stereo, tende parasole, sedili ergonomici, tettucci apribili, posto guida rialzato ad alta visibilità, tergicristalli ad alta efficienza e due retrovisori indipendenti. Perché per produrre bioenergie è bene non sprecarne di lavorative.