In primo piano: Erpice rotante pieghevole HR 6040 R; larghezza di lavoro 6 metri - categoria "Erpici rotanti"
Luogo Fondazione F.lli Navarra, Ferrara, inizio ottobre 2018 - referente attività sperimentali: Luca Davì.
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Lavorazioni effettuate Erpicatura cm 15 su terreno di medio impasto
La voce dell'esperto Dr. Agr. Paolo Bertin, DLG Italia srl
Le riprese Nicolò Barbano ed Enrico Grande, AgroYoutubers
Giornalista Michela Lugli redattrice della sezione Agrimeccanica di Agronotizie
Supervisor Lorenzo Cricca e Enrico Palli
Trattoristi Giontella Roberto collaboratore del Forum Tractorum.it e Youtuber oltre che agricoltore dedito a lavorazioni specialistiche (viticoltura) e di campo aperto (cereali e foraggi) in provincia di Perugia e Mirri Mauro (in collaborazione con Uncai), contoterzista di Bagnara di Romagna normalmente impegnato in operazioni di livellatura, aratura e ripuntatura in una zona vocata per vigneto e frutteto. Il suo parco macchine: un trattore Deutz Fahr, un Lamborghini e un Fendt 930.
Concessionario Kuhn New Agri FM di Ferrara

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Paolo Bertin - DLG Italia

Descrizione cantiere di meccanizzazione scelto

I criteri necessari alla scelta del cantiere di meccanizzazione, fanno riferimento alle esigenze aziendali, per mettere in atto i cicli colturali in contesti imprenditoriali di varia natura. Per questo motivo i direttori d’azienda e gli operatori agricoli si devono confrontare con molteplici scelte di gestione per massimizzare l’utilizzo ed il profitto generato dalle attrezzature acquistate. Il terreno agrario, per ospitare appropriamente una coltura, deve subire, più o meno periodicamente, lavorazioni che si svolgono prima della semina o del trapianto oppure durante la fase colturale in copertura o durante la fase vegetativa. Lo scopo è quello di mantenere le proprietà fisico meccaniche adatte ad assicurare le migliori condizioni di vita e di sviluppo delle piante coltivate, al fine di salvaguardare la capacità produttiva di un dato terreno in base al tipo di coltura adottata, che manifesta esigenze diverse e quindi di profili di coltivazione differenti. La prova agrotecnica per il corrente bollettino, ha preso in considerazione il cantiere di meccanizzazione composto dall'erpice rotante Kuhn, della gamma HR1040 R, serie HR 6040 R come oggetto della prova e la motrice New Holland T8 435 SmartTrax da 380 CV, considerando due porzioni di appezzamento, individuate assieme ai tecnici della Fondazione F.lli Navarra di Ferrara che ci ha ospitato.

  • Il primo appezzamento ha permesso il setting iniziale della macchina, caratterizzato da terreno limoso-argilloso, pre-lavorato durante altre fasi aziendali (per mezzo di una ripuntatura).

 
  • Il secondo appezzamento, oggetto della prova, con terreno sciolto, molto sabbioso e con residui di stoppie di mais da biomassa.

L'attrezzo semi-portato (in quanto dotato di un carrello di trasporto dotato di ruote per il trasporto su strada) richiudibile idraulicamente, si colloca nella fascia d'erpici rotanti di 'grandi larghezze' ed è predisposto ad essere impiegato per le preparazioni del letto di semina (lavorazioni secondarie) in condizioni colturali intensive.


 

Gli organi di lavorazione sono disposti su un singolo stadio (rango singolo, in quanto non parliamo di lavorazioni in 'combinata', anche se grazie alla particolare predisposizione dell'erpice rotante Kuhn è possibile accoppiare la macchina con un secondo attrezzo per la lavorazione in combinata.
 

Ogni rotore, è dotato di 2 coltelli a profilo piatto, che durante la prova ha visto l'uso dell'optional dei denti ad alta resistenza rivestiti al carburo di tungsteno, pubblicizzati dalla casa madre come 'DURAKUHN'. Visto l’utilizzo del trattore a cingoli non è stato necessario l’uso di rompi-traccia opzionali, che normalmente possono essere regolati a profondità differenti allo scopo di mitigare fenomeni di compattamento creati dal passaggio delle ruote.

 

L'erpice è stato equipaggiato del rullo 'Mega Packer' da 590 mm di diametro, che possiede buona capacità di rotolamento, essendo concepito per l'utilizzo in combinata con seminatrici integrate montate sul rullo. In combinazione, possiede per ogni sezione dentata del rullo, un elemento raschiante tra le file di blocchetti, allo scopo di pulire il cilindro del rullo.

 

Approfondimento: affinamento del terreno, come viene valutato?

Nell'ambito di testing, enti di prova accreditati come DLG (Società Tedesca per l’Agricoltura), utilizzano criteri di valutazione quali-quantitativi per determinare le condizioni di prova e i risultati analitici in termini di lavorazione. Tali procedure vengono approvate da commissioni di esperti, riunite per approvare le metodologie di valutazione poi applicate in campo. Oltre ai parametri registrati sulla motrice (forze di trazione, carico sul sollevatore, velocità di crociera, consumi, profondità di lavorazione etc.), prima e dopo il passaggio della macchina vengono inoltre valutati parametri agronomici quali la granulometria e la tessitura, ma anche la condizione stereologica degli aggregati.


 

A seguito della simulazione di lavorazione, si valuta lo stato degli aggregati per mezzo di campioni di suolo, prelevati a varie profondità di lavoro, anche per mezzo dell’aiuto di contenitori e strumenti di prelievo adatti, in corrispondenza del profilo analizzato (0-20cm).
 


 

Attraverso strumenti di laboratorio, si procede poi ad asciugare la frazione umida di suolo e a selezionare gli aggregati per classi di dimensioni, con setacci oscillanti disposti su sette livelli.
 


 

Valutare le quantità percentuali, permette di redigere indicatori percentuali e stabilire le quantità trattenuta dai setacci meccanici che permette il calcolo della media ponderata sul totale.

A supporto delle operazioni di campo la centralina KST20 collegata a tre coppie di sensori, collocati rispettivamente nelle tre scatole rapporti dell’erpice, ha inoltre permesso di estendere le funzionalità a servizio dell'utilizzatore. L’impiego di sensori installati su ogni riduttore consente di monitorare il funzionamento degli ingranaggi contenuti nelle tre scatole rapporti (centrale, sinistra e destra) e la temperatura dell’olio lubrificante al loro interno. Ciò consente all’operatore di monitorare attraverso le spie della centralina eventuali problematiche. Attraverso questo trinomio 'display-centralina-sensori' viene reso possibile il monitoraggio del macchinario per capire tempestivamente il verificarsi di anomalie repentine causate dal surriscaldamento dell'olio lubrificante o altri bloccaggi anomali durante il funzionamento.

Ulteriore regolazione è l'impostazione di 'lavorazione rigida' o 'flottante', settaggio configurabile manualmente, che permette all'operatore di ottimizzare l'uso della macchina in campo, per seguire le particolari pendenze o baulature, dove cantieri di lavorazione impongono che l’attrezzo sia in grado di adattarsi all'orografia dell'appezzamento.



Nella posizione rigida (a), I due semi-erpici sono bloccati rispetto al telaio e la macchina si comporta come un erpice completamente rigido: Il livellamento del terreno è migliorato. Nella posizione flottante (b): La distanza sull'estremità di entrambi gli erpici dimezzati è compresa tra -100 mm e +100 mm (-4’’/+4’’) circa. La posizione flottante consente un buon adattamento al suolo nei terreni accidentati.

 

Quali regolazioni per la prova in campo?

Il settaggio macchina gioca un ruolo importantissimo per il corretto funzionamento di questo erpice rotante, ricco di funzionalità e piccole regolazioni consentite da diversi dispositivi, principalmente meccanici od oleodinamici. La macchina è adatta a trattori con attacco a tre punti standardizzato della categoria 3-4N o 4, prevede l’attacco del cardano, il cablaggio della centralina KST20 a tre poli e l’attacco delle linee oleodinamiche per la gestione del piegamento/dispiegamento della macchina e delle regolazioni di pistoni idraulici (innalzamento e sollevamento barra livellatrice).


 

Nota bene: La fase di regolazione e taglio dei cardani, comunque, ricopre una fase obbligatoria da affrontare come indicato nel manuale d'uso e manutenzione. Per fornire guida e riferimento, in maniera schematica, riassumiamo le possibili regolazioni a. meccaniche e b. idrauliche che possono essere applicate sull'erpice.

 

Regolazioni meccaniche
  • "Rompi traccia": optional non fornito, ma generalmente utile ad intervenire sul disturbo sul terreno, creato dalle ruote/cingoli del trattore.
  • Deflettori laterali: più comunemente chiamate 'bandelle laterali', sono state fissate per permettere una profondità di lavorazione ideale di 15cm. Il costruttore raccomanda di controllare l’usura delle bandelle, quando il valore di usura raggiunge i 30mm (riferimento 'L' da foto). Al fine di incanalare il flusso di terreno verso la barra livellatrice, le bandelle vanno regolate attentamente per permettere che le zolle raggiungano la posizione del deflettore.

 
  • Barra livellatrice: l’inclinazione è regolata meccanicamente, posizione intermedia (b), mentre l’ascesa/discesa è controllata idraulicamente nel range di profondità 1-6, (dove 1 rappresenta la profondità minima, e 6 la profondità massima), in campo è stata adottata la regolazione intermedia 2-3. Il flusso è ottimale quanto il suolo viene proiettato sulla barra livellatrice senza formare intasamenti, permettendo quindi un maggiore sbriciolamento del terreno prima del passaggio del rullo.

 


 
  • Settaggio limitatore di coppia (Rif. pag. 57 libretto d’uso e manutenzione Kuhn): è stato preventivamente regolato in azienda, per essere accoppiato alla trattrice da 380 CV, secondo lo schema. Il limitatore di coppia è fissato sull’albero di entrata della scatola di velocità attraverso un dispositivo a cono tangenziale inserito nella gola circolare dell’albero di entrata, protetto all’esterno dalla rete di guardia.
     

     
    Durante le prime utilizzazioni, è necessario sorvegliare il disinnesto dei limitatori di coppia in quanto una taratura troppo debole del limitatore di coppia, provoca un disinnesto, mentre una taratura troppo forte del limitatore di coppia provoca un'assenza di sganciamento, qualora il macchinario sia sotto sforzo.

 


 
  • Regolazione frequenza di rotazione dei rotori (Rif. Pag. 60 Libretto d’uso e manutenzione Kuhn) e posizione dei pignoni: in questa configurazione di campo, la frequenza di rotazione viene mantenuta standard, con accoppiamento 31-35 (coppia standard), come da condizioni di fabbrica e viene attuato per mezzo dell’accesso ai carter dei riduttori satellite (a destra e a sinistra) in corrispondenza dei semi-erpici.

 


 
  • Il settaggio di velocità più elevate (349, 507 e 402 giri al minuto), viene considerando quando le operazioni di campo richiedono un affinamento più accurato (come in contesti di orticoltura e florovivaismo), mentre combinazioni differenti che permettono di ridurre il numero di giri, vengono adottate in condizioni di lavorazione in combinata e/o velocità di crociera differenti.

 

 

Regolazioni idrauliche/oleodinamiche

Rullo pareggiatore, “super-packer” ed altezza barra livellamento: (rif. pag 77), azionando la valvola a doppio effetto che controlla i cilindri di sollevamento/abbassamento del rullo, è stato possibile trovare una regolazione ottimale, per il posizionamento del rullo pareggiatore. Attraverso il piatto graduato infatti, si possono identificare indicazioni per le posizioni di profondità minime (1) o massime (5), durante la prova di campo è stato la macchina ha lavorato constantemente a circa 15cm di profondità. Mentre per la regolazione dell’altezza del deflettore 1-6 (1 Minima – 6 Massima), è stata impiegata la posizione intermedia 2-3.
 

Approfondimento: i componenti sono sempre più intelligenti

Costruttori di macchinari per l’agricoltura, sono sempre più propensi ad investire in ricerca e sviluppo, adottando soluzioni integrate, talvolta superando le aspettative più sofisticate. La tecnologia sviluppata da Kuhn, amplia la gamma di servizi garantiti all’utilizzatore dell’erpice applicando sensori di temperatura per mitigare l’uso ad altre prestazioni, dell’erpice HR 6040 R da sei metri.
 

La scatola del cambio (1) è dotata di impianto di raffreddamento dell’olio con pompa integrata. L’olio sintetico usato lavora di norma a temperature più elevate rispetto agli oli standard, per questo motivo utilizzare questo erpice anche con trattori da 460, 480 e 500 CV in totale sicurezza, senza incombere in problematiche spiacevoli.

 

Considerazioni finali

La tipologia di cantiere di meccanizzazione scelto, che mira ad inserire l'attrezzo Kuhn HR 1040 R da 6 metri di larghezza di lavorazione della famiglia 'erpici di grandi larghezze' a lame rotanti azionate dalla presa di potenza, si colloca correttamente nel contesto aziendale della Fondazione Navarra, che conta circa 700 ettari di possedimenti. Grazie all’impiego della trattrice New Holland T8 435 SmartTrax da 380 CV - per dimostrare i lavori di preparazione secondaria è stato possibile apprezzare la stabilità orizzontale dell’erpice anche in condizioni pedologiche impegnative, dove i macro aggregati prevalentemente argilloso-limosi dovevano essere lavorati.


 

Nota bene: la conoscenza del territorio e delle sue variazioni pedologiche, può giocare ruoli importantissimi per impostare il corretto funzionamento del macchinario. Nell’appezzamento messo a disposizione dalla Fondazione Navarra, il cambiamento della tipologia di suolo, da prevalentemente limoso-argilloso per poi passare a sabbioso-sciolto è avvenuta in circa 500 metri di distanza.
 


 

In condizioni di prova, questo ha permesso di comprendere la risposta del macchinario e il setting successivo. In condizioni di normale lavorazione, l’operatore deve essere cosciente del possibile fermo macchina qualora i settaggi dei limitatori di coppia, della posizione del deflettore, del rullo e della combinazione di ingranaggi (che determina la velocità dei rotori) adottati possano mettere in difficoltà l’attrezzo. Caratteristica distintiva la sensoristica per il monitoraggio della temperatura e del funzionamento dei riduttori, installata a bordo attrezzo, che conferisce alla macchina ulteriore 'intelligenza'.
 


 

Questa applicazione, conferma che il costruttore ha maturato una maggiore consapevolezza in merito alla problematica del monitoraggio del funzionamento, considerando lo sviluppo di questa tecnica innovativa utile a coadiuvare pratiche intelligenti di gestione delle risorse aziendali, soprattutto considerando il fatto che macchine di questa importanza, vengono idealmente acquistate da contoterzisti o grandi imprese, i quali operano durante calendari di lavorazione determinati dalla stagione agraria.


 

Nonostante l'applicazione risulti essere molto semplice, conferisce all'erpice maggiori funzionalità, che non richiedono agli operatori esperti o formati in particolari discipline.

A livello informativo si riporta la legenda menzionata nel libretto d'uso e manutenzione ufficiale:

1. Spia di avvertimento temperatura: Carter sinistra 2. Spia di avvertimento temperatura: Carter di rinvio 3. Spia di avvertimento temperatura: Carter destra 4. Trasmissione (Carter SX – senso avanzamento) 5. Trasmissione (Gruppi di rinvio) 6. Trasmissione (Carter DX – senso avanzamento) 7. Interruttore marcia/arresto.

I settaggi impiegati, hanno permesso di lavorare il terreno in maniera appropriata, determinando un grado di affinamento complessivo soddisfacente, livellato uniformemente. Le lavorazioni sono avvenute prevalentemente nei primi 15 cm (come da regolazioni attrezzo) ed hanno permesso di ottenere una rugosità superficiale costante, con aggregati di terreno adatti alla successiva semina.
 


 

Tra i due semi-erpici non si sono formate creste di lavorazione che hanno interessato la fascia centrale di lavorazione, grazie alle qualità costruttive dell’erpice che hanno permesso una perfetta stabilità sul terreno, coadiuvata dal cingolo della motrice messa a disposizione.
 

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