Il Pan (Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile degli agrofarmaci) prescrive che tutte le attrezzature per l’applicazione di agrofarmaci con più di cinque anni debbano sottoporsi regolarmente a controllo funzionale presso una officina autorizzata. Si tratta di una serie di test (descritti in questo articolo) volti a certificare il corretto funzionamento dell'irroratrice. Eventuali anomalie, dovute spesso all'età elevata delle macchine, possono infatti causare problemi di inquinamento ambientale, di contaminazione dell'operatore oltre a non garantire una difesa ottimale della cultura.

Se il controllo funzionale ha come obiettivo quello di certificare il corretto funzionamento della macchina (anche solo per quanto riguarda il trasporto stradale), la taratura (o regolazione strumentale) serve invece ad settare l'irroratrice sulle esigenze di una coltura specifica. Risulta evidente che una barra per il diserbo del mais in pre-emergenza dovrà essere tarata in maniera differente rispetto ad un trattamento antifungino su frumento in prossimità di corpi idrici superficiali. Stessa macchina, parametri diversi.
 


TRAsferimento delle conoscenze e dell’INnovazione in AGRicoltura: TrainAgro

Per spiegare agli operatori come concretamente deve avvenire la taratura, lo scorso 11 marzo si è tenuto un incontro presso l’azienda Allevamento Biancardi, a Maccastorna (Lodi), organizzato da TrainAgro, un progetto che mira a sostenere il trasferimento di conoscenze e innovazione nel settore agricolo in Lombardia, che vede coinvolti l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il CNR-IREA e il Parco Adda Sud.

La prova è stata eseguita simulando un trattamento di diserbo su mais in pre-emergenza con una barra irroratrice a manica d'aria di 20 metri. “I passaggi per una corretta taratura delle macchine irroratrici sono descritti al punto A.3.6 del Pan (scaricalo qui) che prescrive anche la compilazione di una Scheda di Taratura che deve essere allegata al Quaderno di Campagna per non incorrere in sanzioni”, spiega a MacGest Gianni Azzali, agronomo che da anni si occupa di formazione e che ha illustrato le procedure di taratura durante l'evento organizzato da TrainAgro.

Come riportato nel Pan la taratura ha “lo scopo di adattare l’attrezzatura alle specifiche realtà colturali aziendali e di definire il corretto volume di miscela da distribuire, tenuto conto delle indicazioni riportate nelle etichette dei prodotti fitosanitari”. E, in riferimento alla Scheda di Taratura il legislatore ricorda che “i dati da registrare annualmente su apposita scheda da allegare al registro dei trattamenti o sul registro stesso sono almeno, con riferimento alle attrezzature impiegate, la data di esecuzione della regolazione e i volumi di irrorazione utilizzati per le principali tipologie colturali”.

Taratura dell'irroratrice: 7 cose da tenere a mente
Nonostante il Pan introduca un obbligo di taratura, lasciando all'agricoltore la decisione se effettuarlo in maniera autonoma o rivolgendosi ad un tecnico specializzato, molte aziende si trovano nelle condizioni di non sapere cosa controllare e come farlo, non essendoci una normativa o una circolare chiara a riguardo.

Gianni Azzali, aiutato dall'operatore dell'azienda Biancardi, ha illustrato e simulato i passi da compiere per una corretta regolazione strumentale in un trattamento di diserbo in pre-emergenza del mais utilizzando una barra con manica d'aria.
Ma, al di là del singolo caso, i punti ai quali l'operatore deve prestare attenzione sono sintetizzabili nei sette seguenti:

Velocità di avanzamento. Il tachimetro del trattore non sempre riporta correttamente la velocità di avanzamento. Per essere sicuri che la strumentazione di bordo sia affidabile è necessario effettuare una prova di guida su 100 metri cronometrando il tempo impiegato per coprire tale distanza. Successivamente basta applicare questa formula (100x3,6/tempo impiegato in secondi) per verificare l'effettiva velocità di avanzamento. Tale parametro è fondamentale per stabilire i volumi di bagnatura.
 
Taratura dell'irroratrice, un video in campo dell'esperienza TrainAgro

Portata degli ugelli. Ogni ugello viene venduto con una tabella che ne indica la portata sulla base della pressione di esercizio. Utilizzando recipienti graduati é possibile misurare la quantità di acqua erogata da ogni singolo ugello in un minuto. In questo modo andremo a verificare che la portata, data una certa pressione, corrisponda a quella riportata in etichetta. Se così non fosse, si deve procedere alla pulizia dell’ugello con una spazzola (mai utilizzare oggetti contundenti che possano compromettere il corretto funzionamento) oppure sostituire lo stesso.
 
Portata degli ugelli, un video in campo dell'esperienza TrainAgro

Volume di bagnatura. Su tutte le etichette degli agrofarmaci è riportato il volume di bagnatura in diversi scenari. Per avere una ottimale e omogenea applicazione è necessario riempire la botte con la giusta quantità di acqua e mantenere una andatura costante. Se tutto viene fatto in maniera corretta la miscela terminerà esattamente alla fine del campo. Questo eviterà all’operatore di dover ripassare sul terreno per esaurire la miscela o smaltirla secondo le norme vigenti.

Verifica degli ugelli. Una volta mandato in pressione il circuito è necessario controllare visivamente che non vi siano perdite da tubazioni, raccordi e dagli ugelli. Inoltre é buona norma controllare che la distanza tra un ugello e l'altro sia costante.

Altezza dal suolo. Nel caso di colture estensive come il mais non é necessario variare la portata dei singoli ugelli (come invece avviene con colture come la vite), bisogna tuttavia prestare attenzione che la distanza della barra rispetto al piano di campo sia costante (nel caso di un diserbo in pre-emergenza é pari a 50 centimetri) e che non vi siano inclinazioni anomale.

Scelta degli ugelli. Per limitare la deriva, intesa come la quantità di prodotto che non raggiunge il bersaglio, é bene utilizzare ugelli antideriva e azionare la manica ad aria che 'accompagna' le gocce di miscela sul terreno. Il ventilatore non dovrà essere acceso nel caso in cui non vi sia vento o il terreno sia spoglio, proprio per evitare che le goccioline rimangano sospese in aria. In assenza di vento é buona norma utilizzare ugelli ad inclusione di aria.
 

Pressione di esercizio. E' buona norma controllare che il manometro principale ed eventualmente quelli secondari presenti sulla macchina riportino valori corretti.
 

Quattro app in soccorso dell'agricoltore

Alcune ditte produttrici di agrofarmaci o di attrezzature, consapevoli della difficoltà di tarare correttamente la macchina, hanno sviluppato strumenti digitali di semplice utilizzo che assistono l'operatore nel compito di definire alcuni parametri. Eccone alcune:

Adama ha sviluppato due app: Adama Ugelli e Adama Bagnatura. La prima offre una lettura immediata dei parametri necessari a configurare la propria attrezzatura. L’App è utilizzabile su tutte le macchine che montano ugelli, sia da pieno campo che atomizzatori. Adama Bagnatura serve invece per verificare la qualità della distribuzione una volta configurato l’atomizzatore. La percentuale di bagnatura espressa dà un’idea di come potrà essere la copertura durante il trattamento nei diversi livelli della pianta.

Syngenta ha invece lanciato TankCalc, uno strumento che permette di effettuare in modo rapido ed efficiente i calcoli per la corretta applicazione degli agrofarmaci. TankCalc prevede funzioni quali: piano di riempimento con la quantità di agrofarmaci, acqua e numero di botti; riepilogo del consumo totale di agrofarmaci e acqua; raccomandazioni per la scelta degli ugelli secondo la classificazione ISO.

KUHN invece ha sviluppato l'app Configuratore ugelli, che permette di individuare l'ugello ottimale sulla base del trattamento da effettuare.

Tutte le app sono state recensite nell'ambito di AgroInnovation EDU il programma con il quale Image Line vuole avvicinare gli studenti degli Istituti Agrari e dell'Università agli strumenti per una agricoltura digitale.
 
Maura Caliera, Università Cattolica Sacro Cuore per TrainAgro
 

Non solo taratura, ma anche manutenzione

Oltre che alla taratura della macchina (che può essere effettuata autonomamente dall'azienda o presso un'officina autorizzata), l'operatore deve anche provvedere ad una corretta manutenzione dell'irroratrice. Questi i punti elencati dal Pan:
  1. Verifica di eventuali lesioni o perdite dei componenti della macchina;
  2. Funzionalità del circuito idraulico e del manometro;
  3. Funzionalità degli ugelli e dei dispositivi anti-goccia;
  4. Pulizia dei filtri e degli ugelli;
  5. Verifica dell’integrità delle protezioni della macchina.

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