Uncai - Unione Nazionale Contoterzisti Agronomi e Industriali ha tracciato le linee guida per di un percorso volto ad accelerare le proposte di legge depositate in Parlamento e inerenti l'attività agromeccanica. Obiettivo: agevolare l'accesso ai finanziamenti comunitari destinati ai prestatori di servizi nel comparto e sostenere l'approvazione di una legge che definisca in modo univoco la professione degli agromeccanici qualificandone le attività, senza sovrapposizione alcuna con il mondo agricolo 

La volontà è quella di ottenere piena valorizzazione dei contoterzisti in agricoltura all’interno della legislazione nazionale e il loro ingresso nei Psr regionali in accordo con la legislazione europea che li qualifica 'prestatori di servizi'.

Piena convergenza  su questo punto è stata espressa da parte gli uffici di presidenza delle Commissioni Agricoltura e produzione agroalimentare di Senato e Camera e del Governo, nel corso degli incontri istituzionali avuti negli scorsi giorni con presidente e il direttore di Uncai Aproniano Tassinari e Francesco Torrisi.

In particolare, hanno dimostrato piena concordanza i parlamentari democratici Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura alla Camera e Leana Pignedoli, vicepresidente della medesima Commissione al Senato, il deputato Ncd-Udc Giuseppe Castiglione, sottosegretario di Stato alle politiche agricole, alimentari e forestali e l’onorevole di Forza Italia Basilio Catanoso, membro della Commissione agricoltura e primo firmatario di uno dei disegni di legge presentati sulla qualificazione dell’attività dei contoterzisti agromeccanici. 

Nuovi incontri seguiranno nei prossimi giorni per completare il quadro degli attori coinvolti nel processo e trovare la più ampia convergenza sul tema.
L’indicazione è quella di portare avanti le proposte di legge di qualificazione e la possibilità di arrivare alla definizione di un testo unico condiviso.

Ad oggi, infatti, nonostante il ruolo chiave degli agromeccanici nel panorama agricolo nazionale, i Psr non includono, con misure ad hoc, i contoterzisti agromeccanici tra i prestatori di servizi agricoli beneficiari delle misure di sostegno rivolte alle attività non immediatamente agricole, come invece consente la legislazione europea.

"Tale mancanza – ha dichiarato Francesco Torrisi – non permette ai contoterzisti agromeccanici italiani di accedere in maniera uniforme sul territorio nazionale ai fondi comunitari per lo sviluppo rurale.
Si tratterebbe, in ogni caso, di finanziamenti destinati ad attività non agricole quali la prestazione di servizi ma che potrebbero avere, se accessibili, ricaduta positiva e diretta sulla produttività delle aziende agricole
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Il contoterzismo in questo periodo di crisi economica, risulta essere un elemento chiave per la competitività dell'agricoltura; le imprese agromeccaniche sono sempre più chiamate a sopperire alle carenze economiche e strutturali delle imprese agricole offrendo tecnologia, innovazione e sicurezza".