Riunita presso l'avveniristica Messe Stuttgart lo scorso 12 maggio, la stampa internazionale ha potuto scoprire cosa ha in serbo per i visitatori Intervitis Interfructa Hortitechnica (Ivifho), in programma dal 27 al 30 novembre 2016.
Nel corso del press briefing, gli organizzatori della manifestazione hanno spiegato la nuova linea seguita per l'organizzazione dell'edizione di quest'anno, mentre alcuni esperti del settore hanno illustrato le ultime soluzioni in campo tecnologico, rivolte ad aziende specializzate in viticoltura, in frutticoltura e in colture speciali.

Una fiera in continua evoluzione
Il compito di ripercorre la storia dell'esposizione è stato affidato a Ulrich Kromer von Baerle, presidente di Landesmesse Stuttgart dal 2001, secondo cui "Messe Stuttgart è davvero la location ideale per Ivifho, poichè non solo è situata in una delle maggiori regioni produttrici di vino in Germania, ma anche in un'area particolarmente forte dal punto di vista economico in Europa".
Queste caratteristiche hanno sicuramente contribuito alla crescita costante della manifestazione, che, nata nel 1969 sotto il nome di Intervitis e divenuta Intervitis Interfructa nel 1989, quest'anno vede l'aggiunta del nome Hortitechnica grazie all'introduzione della sezione relativa agli asparagi, alle fragole, ai cavoli e ad altre colture speciali diffuse nella regione Baden-Wurttemberg.
 
Ulrich Kromer von Baerle, presidente di Messe Stuttgart

"Intervitis Interfructa Hortitechnica, offrendo soluzioni per l'intera filiera di produzione di vino, frutta, ortaggi e rivolgendosi sia alle grandi compagnie sia alle piccole imprese - ha proseguito von Baerle - è ormai considerata un luogo d'incontro e scambio di esperienze a livello internazionale".
In particolare, l'edizione di quest'anno dovrebbe contare 600 espositori e 36 mila visitatori provenienti da tutto il mondo.

Un'esposizione da vivere
Alla presentazione di Ivifho 2016 non poteva mancare Rudolf Nickenig, dall'86 segretario generale di Dwv, Associazione dei viticoltori tedeschi, il primo ente ad occuparsi dell'organizzazione della fiera.
 
Rudolf Nickenig, segretario generale di Dwv

"Dwv, in collaborazione con Dlg, nuovo partner dedicatosi all'area special crops, ha sviluppato un'innovativa concezione di Intervitis Interfructa Hortitechnica, - ha dichiarato Nickenig - che d'ora in poi avrà cadenza biennale".
Il segretario generale ha sottolineato come la fiera offra sempre più "soluzioni tecnologiche dalla A alla Z, cioè dalla coltivazione alla commercializzazione, permettendo agli interessati di conoscere l'intera filiera sotto un unico tetto".

Altra caratteristica di forte richiamo per i visitatori di Ivifho 2016 sarà la possibilità di sperimentare tecnologia live, ovvero partecipare alle dimostrazioni giornaliere di macchinari, ai workshop "Taste technology" per la degustazione di oltre 250 vini provenienti da aziende tedesche e alle mostre speciali "Architettura" e "Vino e turismo".
 
Dimostrazioni di macchinari ad Ivifho

Dwv brinda con gli italiani
Negli stessi giorni della manifestazione si terrà anche il 62 esimo congresso dei viticoltori tedeschi, che, oltre ad essere sponsorizzato da diversi partner, quest'anno beneficerà della cooperative venture tra Dwv e Confagricoltura.
"Collaborare con la confederazione italiana e ospitare l'Italia nel ruolo di paese partner - ha affermato con soddisfazione Nickenig - significa poter ottimizzare lo scambio di esperienze e sinergie tra tedeschi e italiani, fondamentale per rispondere alle nuove condizioni di mercato e per offrire soluzioni innovative ai viticoltori".

Dello stesso parere anche Francesco Colpizzi, presidente della federazione vitivinicola di Confagricoltura Toscana, secondo cui "Dwv e Confagricoltura possono lavorare insieme anche per aumentare il successo del settore vino in Europa".
 
Da sinistra, Norbert Weber e Francesco Colpizzi

Dopo un periodo in cui la priorità era l'aumento della produzione di vino, oggi l'Unione europea presta particolare attenzione alla qualità del prodotto, condizione necessaria ma non unica, per il successo dei vini europei.
"Per affrontare nuove sfide, come la concorrenza di Australia e Sudafrica, dobbiamo essere i migliori - ha affermato il manager toscano - e per essere i migliori dobbiamo mettere in comune le conoscenze acquisite e puntare sulle produzioni legate al nostro territorio e sul know-how".

Altre sfide molto attuali per i viticoltori saranno considerate nel corso del congresso che, pur prevedendo seminari su differenti temi, avrà come fil rouge "Formare il futuro in un modo autentico ed innovativo - Affrontare il cambiamento climatico e la globalizzazione", temi "che coinvolgono tutti noi" ha concluso Nickenig.

Viticoltura sempre più importante
Perchè dedicare tutto questo spazio alla viticoltura ad Ivifho 2016?
Come emerso dall'intervento di Norbert Weber, presidente di Dwv dal 1997, il mercato del vino in Germania con 890 milioni di litri prodotti e 320 milioni di litri esportati, non risulta in crisi.
 
Il mercato del vino in Germania

In particolare, i dati relativi all'uva tedesca raccolta dal 2005 al 2015 si attestano intorno ad un valore medio di 9,1 milioni di ettolitri mentre le vendite di vino sono aumentate dal 1963 allo scorso anno.
 
L'andamento delle vendite di vino in Germania dal 1963 al 2015

"Lo scorso anno, i privati hanno speso nell'acquisto di vino il 35,4 per cento delle risorse totali destinate all'acquisto di alcolici - ha dichiarato Weber. 
Di conseguenza, è necessario investire nel settore vitivinicolo tedesco per poter soddisfare i consumatori, superando le innumerevoli sfide tecniche che la viticoltura pone".
Tra queste, spiccano la creazione di nuovi vigneti con il supporto Gps, la gestione razionale degli spazi interfilare, l'irrigazione intelligente e, in generale, il controllo delle attività agronomiche, enologiche e commerciali mediante strumenti digitali di ultima generazione.

Dlg, dalla meccanica all'orticoltura
A questo punto la parola è passata a Peter Grothues, che, in qualità di presidente della divisione esposizioni di Dlg, ha ricordato come la società promuova costantemente lo sviluppo nel settore agro-alimentare attraverso l'organizzazione di manifestazioni, quali Agritechnica ed ora Hortitechnica.

Secondo Grothues, "la tecnologia unisce le due anime della fiera, Intervitis Interfructa e Hortitechnica, entrambe dedicate a nuove soluzioni per gestire con efficienza la difesa e l'irrigazione delle colture, l'agricoltura digitale e l'export sul mercato globale".
 
Peter Grothues, presidente della divisione esposizioni di Dlg

"Per ottenere alimenti di elevata qualità, abbiamo bisogno di tecnologia al top - ha proseguito il manager di Dlg - e lo speciale "Smart horticulture" e i forum, organizzati da Dlg a Ivifho 2016, favorendo lo scambio di informazioni relative alle ultime soluzioni tecnologiche e al know-how, rispondono a quest'esigenza".

L'acqua, la sfida più grande
In fiera sarà inoltre possibile conoscere le ultime tecnologie in grado di contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico su vino, frutta e colture speciali, in particolare lo stress idrico.
 
L'irrigazione è tra le sfide maggiori da affrontare in viticoltura
 
Oltre ai sistemi di irrigazione a goccia, sarà trattata la tecnologia Sensor Fusion con cui è possibile calibrare le informazioni sui parametri ambientali fornite dai vari sensori e, di conseguenza, ottimizzare l'apporto irriguo alle colture in serra.
Altre tecnologie pensate per il risparmio idrico sono le app per l'irrigazione di ALB e di LfL, che calcolando il fabbisogno quotidiano di acqua di ogni coltura evitano sprechi.

Precision Horticulture, un must
René Dobelt, direttore dell'azienda biologica Landgut Nemt, specializzata in orticoltura di precisione, ha illustrato gli effetti positivi dell'applicazione delle più recenti tecnologie sulla produttività e sulla qualità di alcuni ortaggi, in particolare, cipolle, patate e carote.

Dobelt, dopo essersi soffermato sull'importanza di adottare i sistemi di guida supportati da Gps, seminatrici di precisione, erpici specializzati e tecnologie di raccolta specifiche per ogni coltura, ha affermato: "È necessario che l'agricoltore si trasformi da guidatore di trattori in manager dei dati di campo, in modo tale da ottimizzare online le condizioni di crescita delle colture".
 
Soluzioni tecnologiche adottate nell'azienda Landgut Nemt

"Oggi possiamo passare dalla precision farming alla single plant farming - ha aggiunto l'agricoltore - adottando processi provenienti dall'agricoltura tradizionale e da quella biologica e ricorrendo all'ampio uso di robot per lavori estremamente specifici".

A tutta robotica
Il tema "utilizzo della robotica in viticoltura e coltivazione di colture speciali" è stato affrontato da Hans-Peter Schwarz, direttore dell'istituto di tecnologia alla Geisenheim University, che ha anch'egli sottolineato quanto i Gps siano fondamentali per svolgere attività di precision farming. Il Juwel 8V TurnControl Pro Guide, portato ad esempio, è un dispositivo Lemken per il controllo delle larghezze di lavoro tramite Gps disponibile dalla fine del 2017.
 
Hans-Peter Schwarz, direttore dell'istituto di tecnologia alla Geisenheim University

Il professore ha aggiunto che "secondo un piano d'azione del Governo Federale, la Germania dovrebbe divenire un fornitore leader di "Cyber Physicals Systems", ovvero di robot, entro il 2020.
È perciò necessario - ha proseguito - aumentare ulteriormente la parte elettronica nelle macchine agricole e costruire piattaforme robot autonome, che si guidano da sole, o automatizzare veicoli esistenti avendo come obiettivo la drastica riduzione del lavoro umano in campo e l'ottimizzazione di tutte le pratiche agronomiche".

Tra gli esempi citati dal professore, spiccano il trattore scavallante elettrico, progettato da Kremer Energie, e il versatile robot per frutteti Caesar, costruito da Raussendorf.
 
Il robot per frutteti Raussendorf Caesar

Frutto del lavoro del team di ricerca di Schwarz sono invece il veicolo autonomo e semovente Geisi, capace di eseguire trasporti, sfalci e distribuzione di agenti di protezione in vigneti coltivati su forti pendenze, e la piattaforma di valutazione automatica PHENObot.

Nulla sfugge a PHENObot
Questo robot capace di muoversi da solo mediante sistema Rtk Gps nasce dall'esigenza di fenotipizzare le viti in breve tempo, in modo preciso e oggettivo, cosa che il personale umano non può fare.

"PHENObot, che non ricorre a tecniche distruttive e che finora è stato testato in campo per individuare infestazioni di muffe e per stimare le rese, - ha spiegato il professore - scatta fotografie mediante 5 fotocamere con differenti spettri e luci Led e analizza le immagini acquisite".
Alimentato da un sistema elettrico da 48 volt e dotato di cingoli, il veicolo scatta immagini costantemente ed è in grado di muoversi anche in pendenza. In più PHENObot è caratterizzato da un'ottima stabilità grazie al telaio con basso centro di gravità ed è controllabile attraverso l'applicazione speciale PHENObotControl.
 
PHONObot, piattaforma di valutazione automatica per viticoltura
 
Secondo Schwarz, "PHENObot, individuando le varietà di vino resistenti alle muffe, accelera l'accettazione di queste varietà sul mercato".

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