Lo scorso 18 maggio Carlo Lambro, brand president di New Holland Agriculture, ha partecipato alla prima Conferenza ministeriale Italia-Africa su invito del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Il convegno, che si è tenuto a Roma presso la Farnesina, ha visto la presenza di ministri di 14 Paesi africani, oltre a rappresentanti diplomatici e di organizzazioni internazionali.
 
Conferenza Italia-Africa. In alto a sinistra Carlo Lambro brand president New Holland Agriculture

Nel suo intervento, il brand president, ha sottolineato l’impegno di CNH Industrial a favore della promozione dello sviluppo economico e della sostenibilità ambientale a livello globale. Il nuovo modello industriale annovera tra i diversi obiettivi la riduzione dei consumi energetici, il crescente utilizzo di fonti rinnovabili, la riduzione della produzione di scarti e il prolungamento della vita utile dei prodotti.
 
Lambro ha successivamente illustrato le azioni di New Holland a favore della sostenibilità in agricoltura, con particolare riferimento alla strategia Clean Energy Leader, che quest’anno festeggia dieci anni di attività, per la promozione dei carburanti rinnovabili, dei sistemi di riduzione delle emissioni e dell’agricoltura sostenibile e di precisione.
 
New Holland opera in 34 Paesi africani, con 24 distributori e 265 punti vendita. Grazie anche alla sua presenza, l'azienda consegna circa 5mila trattori all’anno, detenendo una rilevante quota di mercato a livello continentale.
 
Per lo sviluppo di macchine agricole che consentono di realizzare una meccanizzazione mirata che aumenta le rese e che utilizza al meglio le risorse disponibili e diminuisce gli sprechi, New Holland ha investito negli ultimi tre anni oltre 50 milioni di dollari, grazie ai quali è stato realizzato, ad esempio, il nuovo trattore TT4: una macchina robusta e molto versatile, ricca di caratteristiche pensate per aumentare la produttività. 
 
TT4.55 New Holland

Lambro ha inoltre ricordato come uno dei punti di forza del brand in Africa sia la formazione continua delle persone; una serie di progetti sono in corso in Kenya, Uganda, Algeria, Marocco, Sudan e Sudafrica.

Secondo il brand president c'è l'urgenza sia di incrementare la meccanizzazione che di riunire i piccoli produttori per farli uscire dal ciclo dell’agricoltura familiare dedita all’autoconsumo.
I dati citati per far comprendere al meglio la situazione, riferiscono 46 trattori al lavoro ogni 100 chilometri quadrati di superficie coltivabile contro i 653 di media in Europa; 1,3 ettari di superficie media delle aziende agricole contro i 14,7 dell’Europa, i 50,7 dell’America Latina e i 186 ettari del Nord America.

"La meccanizzazione dell’agricoltura africana è una delle sfide decisive del nostro tempo. Vincerla significa garantire non solo l’autosufficienza alimentare, ma anche lavoro e sviluppo a milioni di persone e alle future generazioni" ha dichiarato Lambro al termine della conferenza.
"Grazie alla nostra presenza in Africa, alla specializzazione delle nostre macchine e agli ottimi rapporti costruiti nel tempo con le popolazioni locali - ha proseguito -, noi di New Holland abbiamo l'obiettivo di contribuire in maniera decisiva a fare dell’agricoltura africana del prossimo futuro un modello di produttività e sostenibilità".
 
Carlo Lambro brand president New Holland Agriculture

Lambro ha concluso citando una serie di interventi a carattere sociale volti a incrementare la produttività agricola in varie aree del continente africano. Un impegno nel quale New Holland e CNH Industrial, in virtù di un recente accordo triennale siglato con la Fao, sono protagoniste.
Il progetto prevede la costruzione e la riparazione dei tradizionali sistemi di raccolta delle acque, la realizzazione di orti per le famiglie, il miglioramento dell’attività pastorale e la creazione di frutteti e nuove aree boschive.