Un cauto ritorno alla crescita per il mercato europeo delle macchine agricole è quanto il Cema, l'associazione europea dei costruttori di macchine agricole, prospetta per il 2017.
 

Primo trimestre 2017: faticano le trattrici  

Non ancora positivi i valori per la fetta di mercato occupata dalle trattrici che, sempre dai dati dell'associazione, nel primo trimestre 2017 accusano una leggera contrazione pari all'1,3 per cento sul dato relativo allo stesso periodo del 2016.
Una situazione che splittata per i diversi paesi mette in luce come il mercato francese, che segna un -25,9% sul primo trimestre 2016, contribuisca in modo sostanziale al dato negativo registrato nell'intero continente pur accompagnato da Austria (-10,3%) e Paesi Bassi (-2,3%).
Il primo trimestre dell'anno in corso indica, infatti, una crescita in molti mercati chiave (Belgio +4,9%, Danimarca +12,6%, Germania + 5,7%, Italia +13,8%, Spagna + 22,3% e Regno Unito +26,4%) soprattutto nelle basse potenze sotto ai 50 cavalli e nelle potenze al di sopra dei 150 cavalli. Rimane debole la domanda per le trattrici comprese tra questo range di potenze.
 

Previsioni 2017: Francia e Germania, big in Europa

A far oscillare l'asticella del barometro del Cema sono in particolare i mercati tedesco e francese che per dimensione condizionano significativamente il dato complessivo di mercato.
In Francia le previsioni confermano l'andamento del 2016 in contrazione di 8 punti percentuali sul 2015 (fanno eccezione le trince previste in crescita), mentre in Germania il 2017 potrebbe chiudersi in leggera generale crescita (nel 2016 si era registrata una contrazione pari a 5 punti percentuali rispetto al 2015) con valori maggiori per le vendite attese nei segmenti delle rotoimballatrici e delle trince.
Piuttosto stabili o con leggeri incrementi sul 2016 le previsioni per Spagna, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi e Austria.
 

Italia, buona la partenza ma ancora non ci siamo

Per quanto riguarda il mercato italiano, che nel primo trimestre dell'anno in corso ha fatto ben sperare, da Bruxelles arrivano previsioni per il 2017 di un ulteriore calo di 2,2 punti percentuali sul già negativo 2016. Il motivo, secondo gli esperti europei, il lento tasso di sostituzione del parco macchine dovuto principalmente al basso reddito degli agricoltori.