La primavera porta buone notizie ad Antonio Carraro, leader mondiale dei trattori compatti per l'agricoltura specializzata, che ha chiuso il bilancio 2016 con un fatturato di oltre 83 milioni di euro, a fronte di un Ebitda vicino al 10 per cento e un utile netto di 2 milioni di euro.

Anche il bilancio 2015 era stato positivo per la casa costruttrice di Campodarsego, che aveva fatturato 76 milioni di euro - un aumento del 10 per cento rispetto al 2014 - con un Ebitda del 10 per cento

Le esportazioni vanno a gonfie vele
Nel 2016, le esportazioni, superiori al 50 per cento, hanno registrato ottime performance in Francia, nella Penisola Iberica, in Turchia, Iran, Sud America, Canada, California e, infine, in Cina.

La raccolta ordini dell'azienda procede anche nei primi mesi di quest'anno, con un aumento del 30 per cento circa rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Per il 2017, Antonio Carraro prevede una crescita del fatturato superiore al 5 per cento, con un Ebitda previsionale maggiore del 10 per cento.

Un passo importante per il futuro dell'azienda
L'amministratore delegato Marcello Carraro non nasconde la propria soddisfazione per i risultati conseguiti e per il rafforzamento patrimoniale e finanziario avvenuti in seguito all’aumento di capitale a fine 2016 grazie all'accordo con il gruppo Milleuno-Imoco.

Tale partnership ha come obiettivo quello di intraprendere con sicurezza e stabilità il piano industriale quinquennale per ingrandirsi a livello internazionale. Questo piano strategico darà inoltre slancio alla casa produttrice, proiettata nella costante innovazione della propria gamma di trattori sia per l'agricoltura specializzata che per la manutenzione civile.

Investire sempre di più
Già da quest'anno è previsto l’avvio del programma di investimenti relativo al potenziamento dei reparti produttivi in termini di risorse umane, di tecnologia e di macchinari.

Non solo. Gli investimenti dell'azienda riguarderanno anche il rafforzamento della struttura commerciale e del sistema dei controlli interni, compresa la gestione delle filiali in Turchia, Spagna, Francia e Oceania.