"Fatti non parole" dicevano i latini. E' su questo aforisma che Lovol Arbos Group Spa, presidio europeo di Lovol Heavy Industry Ltd., ha voluto porre le basi del convegno che si è tenuto lo scorso 3 luglio a Piacenza e con il quale il Gruppo ha dato un segnale di continuità con quanto annunciato nell'omologo evento dello scorso anno.

Nella sede del palazzo Gotico, la storia di Arbos e gli sviluppi di strategia industriale, di prodotto e di distribuzione degli ultimi dodici mesi sono stati al centro della giornata.
 
Relatori dell'evento "Detto - Fatto"

Mentre nella sala si è parlato di piani e obiettivi, nella sottostante piazza Cavalli si sono potuti ammirare due trattori di ultima generazione Arbos 5130, abbinati rispettivamente a una seminatrice di precisione e a uno sprayer di tipo portato, due trattori specializzati per frutteto e vigneto Goldoni in una inedita livrea Arbos 3050 e 4050F e infine, in anteprima mondiale, il primo prototipo della mietitrebbia C5200.
 
Esposte in Piazza Cavalli le macchine del Gruppo Lovol Arbos 

Ad aprire la conferenza è stato il sindaco di Piacenza Paolo Dosi che con soddisfazione ha dichiarato: "Avevate un'idea, ora abbiamo i fatti. Per noi il nome Arbos è un pezzo di storia; la comunità piacentina auspica di vedere il marchio Arbos diffondersi in tutto il mondo. L’attesa è grande, e ci sentiamo gratificati che un pezzo della nostra storia contribuisca allo sviluppo del Paese".

"Detto - Fatto" in dodici mesi
A ripercorrere le tappe della casa produttrice, è stato Andrea Bedosti, consigliere delegato di Lovol Arbos Group Spa che ha sottolineato gli obiettivi prefissati e prontamente centrati.
"Il cammino di Arbos è appena agli inizi - ha spiegato Bedosti - Il prossimo passo sarà quello di affermare il brand come marchio globale forte di una gamma prodotto completa".
 
Andrea Bedosti, consigliere delegato di Lovol Arbos Group Spa

L'evoluzione di Arbos, iniziata lo scorso anno con l'uscita da un silenzio durato più di venti anni del marchio Arbos Bubbaha proseguito inarrestabile passando per la nascita di Lovol Arbos Group Spa che in pochi mesi si è arricchita dei brand MaterMaccGoldoni.

In un'escalation volta a portare il Gruppo sempre più vicino ai vertici del mondo della meccanica, Agritechnica prima e Fieragricola subito dopo sono state il palcoscenico per la presentazione degli ambiziosi obiettivi del piano industriale di Arbos Group ben poggiato su cinque pilastri: engineeringdistribuzione, comunicazione, brand e sostenibilità del processo agronomico.

Parlando di obiettivi futuri, dopo aver rafforzato la holding europea, Lovol Arbos ora punta al completamento della gamma di prodotto e allo sviluppo della rete di vendita, ponendo le basi per la crescita anche nel mercato occidentale. 
Primo passo in questa direzione sono la recente apertura della sede commerciale a Madrid per lo sviluppo delle attività di vendita in Spagna, Portogallo e America Latina.

"Ad oggi possiamo presentare un portafoglio importante per il concessionario che ha voglia di puntare su un marchio emergente - ha spiegato il direttore vendite e marketing Massimo ZubelliStiamo lanciando il marchio nel mondo grazie all'impegno in fiere nazionali ed estere - Bulgaria, Turchia, Serbia e Uk - tutti mercati dove a breve commercializzeremo i nostri prodotti".
Tra i mercati target del Gruppo, oltre all'Europa, anche Russia, Nord America, Australia, Iran e Turchia.

"Nostro obiettivo primario è essere un ponte culturale tra il mondo cinese e quello italiano promuovendo know how nazionale e tecniche agronomiche tra le più moderne anche in Cina - ha aggiunto Bedosti - Proprio per questo, hanno ragione d'essere il gemellaggio tra la città di Zhucheng con San Vito al Tagliamento e la cooperazione di Weifang con Modena". 
 
Trattore Goldoni 4050F in livrea Arbos

Specializzati, un rilancio in grande stile
Tra gli ambiziosi progetti futuri che il gruppo ha annunciato di voler portare a termine nel breve periodo, il completamento della gamma di specialistici Goldoni, per l'occasione visti con inedita livrea Arbos, che si arricchirà di due nuovi modelli con potenza fino a 110 cavalli e di una rinnovata la gamma di isodiametrici.

Novità prodotto in arrivo
Gianni del Gobbo
, responsabile progettazione trattori Arbos, ha illustrato i nuovi prodotti partendo dai trattori P5000, P6000 e P7000
La serie 5000, al momento in produzione in Cina, sarà disponibile sul mercato europeo entro la fine del 2016, tutta rigorosamente made in Italy negli stabilimenti di Migliarina di Carpi, a Modena.
Il P6000 con potenze da 140 a 200 cavalli, presenta una trasmissione meccanica a cinque marce, mentre il P7000, con potenze fino a 260 cavalli, dispone di un sollevatore con capacità fino a 10 mila chilogrammi.

"Il P6000 e 7000 sono ancora in fase prototipale ma arriveranno sul mercato entro fine 2017 e inizio 2018ha sottolineato Del Gobbo - Infine, il P3000 e P4000 sono progetti nuovi e li lanceremo per il 2019-2020".

Star dell’evento la mietitrebbia C5200, presentata per l’occasione dall’ingegnere Vincenzo Perazzoli.
“Il prototipo mostrato è il primo passo di un progetto di rinnovamento per una macchina ancora oggi in linea o addirittura superiore alla concorrenza - ha dichiarato Perazzoli - Il punto di forza è l’elevata versatilità di trebbiatura testata in Cina dove abbiamo trebbiato chicchi con il 20 percento di umidità, cui si aggiunge la pulizia del prodotto".
 
In anteprima mondiale il primo prototipo della mietitrebbia C5200

Per il comparto attrezzature, dove a farla da padrone è il brand MaterMacc ad oggi specializzato nel settore della semina, sono in corso importanti investimenti in ricerca e sviluppo volti ad ampliare la gamma di seminatrici di precisione ma anche ad espandere l'offerta in altri comparti quali la difesa.  

Trattore Arbos 5130 con seminatrice MaterMacc nei colori Arbos

La rinascita arriva dalla Cina
A chiudere il convegno l'ingegnere Shen Yang, presidente di Lovol Arbos Group Spa che in rappresentanza del gruppo Lovol Heavy industry Ltd. ha sottolineato l'importante traguardo produttivo della holding industriale che, forte di un organico attivo in Italia di 360 dipendenti cui si aggiungono circa 100 unità in Cina, già a fine 2016 arriverà a fatturare 80-90 milioni di euro.

"In questi 5 anni abbiamo completato molte delle tappe nel nostro progetto di globalizzazione che sembravano irrealizzabili - ha affermato Yang - Ora, stiamo lavorando sulla distribuzione commerciale e sullo sviluppo del business internazionale.
Presto Arbos sarà lanciato in Cina come marchio “top di gamma”, simbolo di innovazione e agricoltura sostenibile. Il primo concessionario verrà presto inaugurato anche a Tianjin”.
 
Shen Yang, presidente di Lovol Arbos Group S.pa.

"Gli ostacoli sono tanti e molte anche le sfide - ha concluso Bedosti - Ma del resto come dice il motto cinese, la grande muraglia è stata costruita pietra su pietra con grande lungimiranza".