Si pensava che la via della seta appartenesse ormai al passato. Invece il reticolo commerciale è tornato ad essere attuale grazie a “One Belt, One Road”, progetto internazionale tra Pechino e Venezia, che prevede la condivisione di obiettivi e valori tra un team europeo esperto e una squadra cinese determinata a crescere.
Il fortunato esempio di collaborazione commerciale tra Europa ed Estremo Oriente è rappresentato da Lovol Arbos Group Spa, holding industriale controllata da Foton Lovol Heavy Industry ITD.

Forte della recente acquisizione di Goldoni Spa, la casa costruttrice è arrivata compatta all'edizione di Fieragricola 2016 partecipando con uno "stand di Gruppo" rappresentativo dei tre brand di casa. Qui, in occasione della conferenza stampa, il management ha potuto riaffermare la propria tabella di marcia e comunicare i prossimi passi in vista di Eima, in programma il prossimo novembre.
 

Lo stand di Lovol Arbos a Fieragricola, con i marchi Arbos, Goldoni e Matermacc


Andrea Bedosti, consigliere delegato di Lovol Arbos Group, ha aperto la conferenza stampa del 3 febbraio affermando che, dalla scorsa edizione di Agritechnica, il gruppo ha continuato a lavorare sugli obiettivi prefissati e potrà introdurre diverse novità nel corso di quest’anno.
Abbiamo investito nello sviluppo dei trattori da campo aperto del marchio Arbos e delle attrezzature Matermacc Spa e ora possiamo contare sulla produzione di macchinari da vigneto e frutteto Goldoni” ha spiegato Bedosti.
Bedosti ha anche precisato che l'acquisizione del marchio Goldoni, storico costruttore di trattori specializzati e parte Gruppo dal 24 dicembre scorso è "perfettamente in linea con la volontà della casa madre di arrivare ad offrire una gamma di prodotto completa".

 

I trattori Goldoni a Fieragricola 2016

Rete vendita e full line prodotto
Gli ultimi mesi hanno visto il Gruppo impegnato sui diversi fronti: il rinnovamento della gamma prodotto esistente, l'acquisizione di nuove società, la razionalizzazione della produzione delle macchine a marchio Matermacc prima e delle macchine Goldoni ora.

Gli obiettivi per il futuro, hanno fatto sapere in conferenza, riguardano, oltre al raggiungimento di una full line che spazi anche verso le macchine da raccolta, lo sviluppo di una rete di distribuzione con caratteri d'innovazione presi in prestito, perchè no, anche da altri settori commerciali. Senza dimenticare le nuove acquisizioni.
 

I cinque fronti su cui è impegnata Lovol Arbos 

Il ritorno dell'eccellenza Arbos
Il lancio sul mercato europeo delle Serie 5000, vista in anteprima all'Agritechnica di Hannover e pronta per arrivare sul mercato in occasione di Eima, rappresenta, insieme al lancio in seno alla chermesse bolognese delle Serie 6000 e 7000 attualmente in fase prototipale, la novità 2016 per il marchio Arbos.
Inoltre, finalizzato al completamento di gamma, è in fase di studio lo sviluppo di una serie di trattori con potenze al di sotto dei 100 cavalli.
 

Lovol Arbos si propone di completare l'offerta di trattori da campo aperto e mietitrebbie entro il 2020
 
Procede anche il progetto mietitrebbie Arbos.
Il prototipo C5200 della Serie C5000, sviluppato a partire dal disegno della macchina Arbos 800 e dotato di una testata di 6 metri, 5 scuotipaglia e una cabina completamente ridisegnata, sta suscitando l'interesse del mercato cinese grazie alla capacità produttiva tre volte superiore a quella delle macchine comunemente utilizzate in Cina.
Le serie C5000 e C6000 saranno in commercio entro il 2020.

 

La mietitrebbia Arbos C5200
 
Arbos 5130, anteprima nazionale
Esposto a Verona, il trattore da 130 cavalli Arbos 5130, completamente disegnato nello stabilimento di Calderara di Reno (Bo) è parte della Serie 5000 insieme ai modelli 5100, 5110 e 5120 rispettivamente con potenze di 100, 110, 120 cavalli.
Al motore Kohler KDI 3404 TCR - turbo Common Rail da 4 cilindri, emissionato Tier 4 Final grazie ai sistemi SCR integrato con filtro DOC, si associa una trasmissione modulare interamente a progettazione Lovol Arbos, disponibile nelle versioni Entry Level meccanica sincronizzata 15+15 AV/RM con inversore meccanico, Global con 30 rapporti nei due sensi, Hi-Lo sotto carico e inversore sempre meccanico e Advanced, un semipowershift 45+15 AV/RM con tre rapporti sotto carico e inversore idraulico powershuttle.
 

Trattrice Arbos 5130 abbinata al nuovo Sprayer MBS 1000 Matermacc

"La trasmissione - spiega il management aziendale - è stata concepita in modo inusuale: si è ragionato da agronomi, pensando alle velocità adottate nelle operazioni colturali e progettando il cambio in funzione delle velocità richieste e non viceversa".

Sono presenti anche una Pdp a comando idraulico a quattro velocità (540/540E/1000/1000E) e l'assale anteriore Heavy Duty, che offre distribuzione dei pesi e capacità di carico ideali.
Il sistema idraulico ha capacità di 110 litri al minuto di cui 70 dedicati agli implements, con un massimo di tre distributori meccanici e un deviatore di flusso elettroidraulico.
La cabina Hi Vision vanta una progettazione del concept ingegneristico di tipo automobilistico e, al suo interno, il display digitale TFT da 7 pollici include tutti i principali controlli della macchina.
 
Il trattore Arbos 5130
 

Vento in poppa per Matermacc
Massimo Zubelli, amministratore delegato Matermacc, ripercorrendo i passi fatti in seguito all'acquisizione di Matermacc nel gennaio 2015, ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto lo scorso anno.

"Nonostante sia stato un anno difficile per il settore della meccanica agricola, il 2015 si è chiuso con un aumento di fatturato del 13 per cento. Grande importanza - ha spiegato - ha rivestito il consolidamento sul mercato cinese, che ha fatto da volano per le vendite".

Altrettanto importante è stata la strategia manageriale, focalizzata sul miglioramento del layout aziendale, sull'inserimento di nuove figure aziendali e sull'ampliamento della gamma prodotto che partirà già dal mese di marzo 2016.
 


La seminatrice Matermacc 300 a Fieragricola 2016


Innovazione che nasce dall'investimento in ricerca e sviluppo approvato in virtù dell'8-9 percento del fatturato aziendale. "Un impegno che riteniamo importante - ha chiarito Zubelli -, poichè normalmente questa percentuale si aggira intorno al 4 per cento".

Tra i primi frutti di quest'investimento sono le seminatrici MSD e MS 8230 e il primo prototipo di sprayer MBS 1000, che incarna l'intenzione della casa di proporsi al mercato non solo quale costruttore di seminatrici ma di attrezzature a tutto tondo. 
"Nei prossimi anni - ha aggiunto l'amministratore delegato - assisterete ad un'evoluzione delle macchine per la protezione delle colture".

Ma per una gamma prodotto aumentata serve una superficie produttiva maggiore. "La superficie produttiva dello stabilimento di San Vito al Tagliamento (Pn) - ha annunciato Zubelli - sarà raddoppiata. L'obiettivo è allineare il sito alle industrie 4.0 e renderlo un centro di riferimento mondiale per i componenti delle attrezzature".
Tra le possibilità future, l'amministratore delegato ha accennato alla possibilità di una nuova filiale in Russia.

A tutta semina
Esposta nello stand multibrand di Lovol Arbos, la versione 2.0 della seminatrice pneumatica in linea per la semina dei cereali MSD, è caratterizzata da larghezze di lavoro variabili tra i 3 e i 6 metri e da una tramoggia con capacità pari a 1600 litri. Questa macchina, regolando singolarmente il carico dell'elemento sugli assolcatori a falcione, a disco singolo o doppio, è ideale per il mercato italiano.
 


La seminatrice pneumatica per cereali MSD60


Ad accompagnarla, in anteprima nazionale da quando è in produzione, la seminatrice da mais MS 8230. Premiata alla fiera internazionale Polagra con il Gold Medal, che ha reso merito allo stile rinnovato e all'ergonomia migliorata, la MS 8230 presenta un telaio pieghevole idraulico con guida Easy Set, che permette il cambio rapido dell'interfila di semina, e serbatoi per la semente da 50 litri

MBS 1000, il nuovo sprayer
Vera novità di Fieragricola è lo sprayer portato MBS 1000, primo prodotto dedicato all'irrorazione di casa Matermacc.
Importante per i mercati cinese, russo e iraniano, l'MBS 1000 è stato progettato con sistema di costruzione modulare. Caratterizzato da uno sbalzo ridotto sul sollevatore, è abbinabile a trattori di piccole dimensioni così da ridurre compattamento del terreno e consumi.
 

Capacità serbatoio

800/1000/1200 litri

Cisterna lava-impianto

120 litri

Larghezza barre 

15/18/21 metri

Portata pompa

150/200/250 litri al minuto

Potenza trattore necessaria

100/120 cavalli

Range di distribuzione

da 100 a 500 litri per ettaro

Caratteristiche tecniche dello Sprayer MBS 1000


Sono caratteristiche della nuova macchina un dispositivo di aggancio rapido al trattore Fast Docking, un sistema idraulico sviluppato in collaborazione con Arag e un serbatoio con capacità di 1000 litri
 

Il prototipo dello sprayer portato MBS 1000

 

Primi passi per Goldoni
Con un obiettivo produttivo per l'anno in corso di 2 mila trattori specializzati appartententi alla gamma attuale e destinati ai mercati occidentali, cui si aggiunge l'ampliamento del portfolio degli ordini fino a 38 milioni di euro (target 2016), lo scorso gennaio le linee produttive Goldoni sono ripartite.
In quel di Migliarina di Carpi (Mo) sono già cinquanta i trattori che hanno visto la luce inaugurando una nuova era per la storica casa costruttrice italiana e, fa sapere Bedosti, "per i prossimi quattro mesi la produzione è già satura".

Il piano di salvataggio illustrato da Bedosti ha previsto la ripresa dei rapporti con i fornitori e un'analisi volta a ottimizzare la gamma prodotto e il layout aziendale.

"Intendiamo ammodernare, allargare l'offerta e cambiare le tecniche produttive - ha annunciato Bedosti. Inoltre, pensiamo di produrre solo su ordinazione per diminuire le dimensioni dello stock e dei prodotti finiti e per aumentare la produttività e la qualità dell'assemblaggio".

"Sono obiettivi - ha proseguito - anche il miglioramento della parte idraulica, con particolare riferimento alla trasmissione, e lo sviluppo della tecnologia elettronica così da migliorare il dialogo tra trattori e attrezzature. L'elettronica all'avanguardia è un valore aggiunto importante per il consolidamento e il rilancio della gamma Goldoni in Europa, Stati UnitiSud America e Australia".


I trattori Goldoni esposti nello stand di Lovol Arbos a Fieragricola 2016
 

Goldoni abbraccia la viticoltura di precisione
Proprio in occasione di Fieragricola, Goldoni ha presentato un progetto in collaborazione con Spezia Srl, a cui appartiene il marchio Tecnovit, con lo scopo di sviluppare soluzioni innovative per la viticoltura di precisione. Protagonisti del progetto, un Goldoni Energy 60, abbinato alla sfogliatrice 111 VRT GPS con sistema di accostamento automatico alla chioma Tecnovit. 
 

Il trattore Goldoni Energy 60 con sfogliatrice Tecnovit 111 VRT GPS
 

In futuro il noleggio?
Buttando, infine, un occhio alla rete distributiva, Bedosti ha chiarito che essendo "le reti di vendita di Matermacc e Goldoni poco sfruttabili, servono strumenti finanziari importanti per sviluppare relazioni commerciali solide con i concessionari e con gli utenti finali".
"Guardando al mercato delle macchine per il movimento terra - ha proseguito - il noleggio dei macchinari ci sembra una strada innovativa quanto promettente, a condizione che avvenga un cambio di mentalità degli operatori agricoli".

Mamma i cinesi!
Se il pensiero comune vuole che l'arrivo di capitali cinesi significhi "pirataggio" di know how e decentralizzazione della produzione, il management Lovol Arbos ha voluto sottolineare come in questo caso sia proprio tutto diverso.
Foton Lovol, dopo un quinquennio in cui la produzione è stata localizzata in Cina, vuole infatti rivoluzionare la propria strategia e decentralizzare lo sviluppo e la manifattura dei prodotti nell'ottica di divenire un player globale nel settore della meccanica agricola entro il 2025.

"Stiamo investendo capitali cinesi per salvare le aziende italiane" ha sottolineato Massimo Zubelli. 
 


Gli stabilimenti Goldoni, Arbos e Matermacc della Lovol Arbos Group


"Stiamo chiudendo la fase dedicata alle acquisizioni e ne stiamo aprendo una nuova che ci vedrà impegnati fino al 2020 nello sviluppo di un hub industriale in Italia e nel parallelo consolidamento in Cina" ha aggiunto Bedosti, che ha poi affermato: "L'intenzione è quella di formare una società di progettazione a tutto tondo sul territorio nazionale e di impiegare personale italiano nelle fabbriche Arbos, Matermacc e Goldoni, che insieme coprono una superficie di 285 mila metri quadrati".

In poche parole, la produzione Goldoni da Migliarina di Carpi non si sposta e tanto meno quella di Matermacc dallo stabilimento di San Vito al Tagliamento, che anzi è in fase di espansione.